Il presidente Alessandro Belloni, accompagnato dal vice presidente Stefano Sala, dal direttore generale Andrea Cleto Rindi e dal vice direttore Roberto Cresci, ha illustrato il significato della nuova realtà bancaria prodotta dall'aggregazione tra Credito Valdinievole e VIBanca. ViVal Banca sarà attiva in 49 Comuni di sei Province per un totale di 32 mila clienti serviti in 19 filiali.
«Il Credito Valdinievole già sviluppava la propria attività in Valdinievole e nelle Province di Pisa e Livorno con la fusione a suo tempo con la Banca di Bientina, adesso dopo l’aggregazione con VIBanca è nato un istituto che abbraccerà un’altra zona di rilievo qual è quella di Pistoia. Siamo felici di aver portato in fondo questo processo che è di grande valore per i nostri dipendenti, per i soci, per le persone e le aziende del nostro territorio a cui dedichiamo una Banca forte e solida. Molto spesso dopo queste unioni sembra che si possa sbandierare chissà cosa, noi invece diciamo che vogliamo continuare a fare con umiltà. Rimanere umili vuol dire rimanere con i piedi ben piantati in terra, consci delle nostre possibilità e delle nostre forze per sviluppare sempre più il nostro modo di essere banca vicina alle persone e alle imprese, una banca di relazione col territorio per sostenerlo e farlo crescere» dichiara il presidente Alessandro Belloni.
Il direttore generale Andrea Cleto Rindi ha voluto sottolineare la radicalizzazione capillare sul territorio con numeri che saranno un ulteriore stimolo per ViVal Banca. «La banca insiste su 49 Comuni in 6 Province diverse per un totale di oltre un milione di abitanti. Ha 6.000 soci, 19 filiali, 32.ooo clienti e 200 dipendenti. Ha una storia importante alle spalle: il Credito Valdinievole e la Banca di Bientina hanno 60 anni, VIBanca 107 anni. Tutte hanno una storia legata in maniera indissolubile allo sviluppo sociale ed economico del territorio a cui si riferivano prima singolarmente e adesso come ViVal Banca noi ci impegneremo a proseguire questa storia».
Il vice presidente Stefano Sala ha aggiunto: «Si è trattato di un processo aggregativo che ha coinvolto tutto il personale, tutti i gruppi di lavoro della Banca, in una serie di passaggi precisi per ottemperare ai requisiti richiesti. Vicinanza al territorio può apparire una definizione abusata, ma per noi è effettivamente l’obiettivo sempre perseguito nel passato e che sarà perseguito nel presente e nel futuro».
Sulla stessa lunghezza d’onda il vice direttore Roberto Cresci: «Tra Credito Valdinievole e VIBanca c’è sempre stato feeling in un rapporto di amicizia anche a banche separate quando ci siamo confrontati sulle varie situazioni, così quando abbiamo avuto la possibilità di valutare questa aggregazione, l’abbiamo subito sposata consapevoli di poter continuare ad avere un ruolo importante sulla vita dei cittadini e delle aziende del nostro territorio».
Redazione