La fusione funziona: Banca di Cascina e Banca di Pescia si sono unite da oltre un anno, dal dicembre 2016, e oggi la presentazione del primo bilancio rivela risultati positivi e in linea con l'identità e i valori di una banca che opera nel Credito Cooperativo, come hanno ricordato il presidente Franco Papini e il direttore generale Antonio Giusti.
«I risultati raggiunti sono decisamente soddisfacenti e in linea con l’identità e i valori di una banca che opera nel mondo del Credito Cooperativo», ha detto il presidente Franco Papini. Oggi la presentazione in conferenza stampa del primo bilancio dalla fusione presenta risultati positivi, la cui approvazione sarà sottoposta all’assemblea dei Soci, il prossimo 25 maggio: l’utile netto, intanto, risulta essere di 1,2 milione di euro.
«La banca nel 2017 ha erogato complessivamente oltre 56 milioni di euro, di cui quasi 35 milioni a favore di famiglie o persone fisiche, e oltre 21 milioni nel sostegno di attività economiche. La raccolta da clientela, ovvero i risparmi che le famiglie hanno affidato alla Banca si è attestata a 705 milioni di euro. Molto bene il Cet1, considerato il principale indicatore di valutazione della solidità patrimoniale di una banca, al 15,51% migliore rispetto alla media delle bcc toscane. L’impegno è garantire l’aumento di questo indicatore di patrimonializzazione della banca anche in futuro», è l’analisi del direttore generale Antonio Giusti.
La Banca di Pescia e Cascina ha oggi 15 filiali su le quattro province di Pistoia, Lucca, Pisa e Livorno: uno degli intenti principali della fusione era proprio quello di ottimizzare gli interventi sul territorio, come ha ricordato Papini.
Per il 2018 la banca prevede, nel comparto raccolta, una sempre più marcata diversificazione dell’offerta di strumenti finanziari. Per il comparto impieghi, in considerazione della recente ripresa del mercato immobiliare, sono previste azioni commerciali nei confronti di privati e famiglie con l’offerta di mutui ipotecari e prestiti personali. «L’obbiettivo -ricorda Giusti-, è la soddisfazione di esigenze manifeste e latenti dei nostri clienti e non il mero collocamento di prodotti e servizi».
Nel 2017 è stata anche promossa un’importante azione di marketing territoriale volta a garantire lo sviluppo dei territori di competenza e delle comunità che lì vivono. In particolare, con “Uso consapevole del denaro”, almeno trecento giovani studenti delle classi quinte delle scuole elementari Giovanni Pascoli di Cascina e Libero Andreotti di Pescia hanno assistito incuriositi alle lezioni tenute dal personale della banca sull’utilizzo del denaro e alcuni utili accorgimenti per individuare le banconote false.
Con “Il nostro territorio ci sta a cuore”, invece, i residenti nei comuni di Cascina e Capannori possono votare uno dei quattro progetti per migliorare la città, ciascuno del valore di 5mila euro, collegandosi a www.sceglitu.bancadipesciaecascina.it. I progetti più votati saranno poi realizzati nel corso del 2018.
Sempre nel 2017 il numero delle associazioni sociali, sportive, culturali o di volontariato che hanno beneficiato di contributi erogati dalla Banca sono stati quasi 250. La Banca ha sostenuto gli studenti delle classi V dell’Istituto Pacinotti di Pisa che hanno avviato un’impresa cooperativa simulata, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro. E finanziato borse di studio per un valore complessivo di 15 mila euro.
L’assemblea dei Soci lo scorso giugno ha inoltre votato l’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, adeguamento di statuto previsto per poter sottoscrivere la nuova legge basata sulle norme Bce, che prevodono i crediti cooperativi sotto la supervisione di direzione, coordinamento e controllo da parte di una capogruppo.
Redazione