La Banca di Pescia e Cascina ha contribuito a finanziare la realizzazione di una copia del quadro Madonna col Bambino e Santi Benedetto da Norcia, Mauro, Caterina d’Alessandria e Giustina. Il quadro originale, una pala d’altare, si trova nella chiesa di Malocchio e sarà provvisoriamente sostituito da una copia, realizzata dagli allievi della Scuola Comunale di Disegno, e attualmente in esposizione per due settimane alla filiale della Banca di Piazza Mazzini.
Gli storici attribuiscono la Pala a Fra Paolino da Pistoia (1488-1547) o al Maestro di Serumido pittore anonimo, attivo a Firenze all’inizio del XVI secolo, certamente amico di Raffaello. La copia, realizzata dagli allievi della Scuola Comunale di Disegno, sarà provvisoriamente sostituita all’originale, che sarà invece trasferito in un luogo atto alla sua conservazione fin quando non sarà sottoposto ad intervento restaurativo.
L’inaugurazione del disegno si è tenuta nella filiale di piazza Mazzini della Banca dove rimarrà esposto per due settimane. Sarà poi trasferito a Malocchio, in sostituzione, appunto, dell’originale.
All’inaugurazione erano presenti monsignor Roberto Filippini Vescovo di Pescia, Franco Papini, presidente della Banca, Marco Baldaccini, titolare della filiale con alcuni dipendenti, don Amleto Spicciani, parroco della chiesa di Malocchio, Claudio Stefanelli, direttore della Scuola con alcuni allievi.
Gli allievi della Scuola Comunale di Disegno e Pittura di Pescia, il cui docente è Claudio Stefanelli, negli anni passati hanno realizzato varie opere pubbliche come alcune scenografie per le opere del Teatro Pacini, il dipinto per la margine della Dogana, la fontana di Sorana, uno dei cenci per il Palio di Pescia.
L’iniziativa di Banca di Pescia e Cascina si inserisce nel più ampio piano di sostegno al territorio ed a quelle associazioni dalle quali raccogliamo la volontà di qualificare e tramandare ad altri la ricchezza di beni e valori che caratterizzano i nostri territori. La storia vede la chiesa di Malocchio appartenere alla Badia di Buggiano, che si fuse con la Badia Fiorentina nel 1514. L’Abate incaricato di riqualificare la piccola chiesa, con lo scopo di abbellirla, la fregiò con oggetti preziosi e quadri, tra cui appunto la Madonna con Bambino.
Redazione