Con il patrocinio di ViVal Banca, è stata annunciata la decima edizione della “Borsa di studio Jorio Vivarelli”. Il consiglio di amministrazione dell’istituto nato dalla fusione tra Credito Valdinievole e ViBanca, in collaborazione con “Fondazione Pistoiese Jorio Vivarelli”, continua a farsi promotore dell’iniziativa che, nelle precedenti nove edizioni, ha totalizzato oltre 1.400 iscritti per un montepremi erogato di 66.000 euro.

La volontà da parte di ViVal Banca è quella di considerare prioritario il ruolo al servizio del territorio anche nella cultura, in questo caso attraverso il rafforzamento del legame tra studenti e arte.
«E’ un’iniziativa - ha dichiarato Alessandro Belloni, presidente di ViVal Banca - che la nostra nuova banca accoglie con grande favore perché la “Borsa di Studio Jorio Vivarelli” interessa i giovani che sono la base portante della nostra società e a cui ViVal Banca rivolge una particolare attenzione. Coinvolgendo tutta la provincia di Pistoia, è sicuramente uno degli appuntamenti più importanti per quanto riguarda le borse di studio legate alle scuole».
«Il premio - ha ribadito Stefano Sala, vicepresidente di ViVal Banca - è alla decima edizione e rientra in una linea che ha sempre visto la Banca vicina all’opera di Jorio Vivarelli. Alla sua scomparsa è nata questa iniziativa che voleva e vuole essere uno strumento rivolto ai giovani per ricordarne lo spessore umano e artistico, e oggi abbiamo il piacere di reiterare la borsa di studio nei modi sebbene i tempi non siano semplici sotto il profilo economico».
La “Borsa di studio Jorio Vivarelli” è riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e provincia che sono invitati a confrontarsi sul tema suggerito da due pensieri del grande architetto pistoiese Giovanni Michelucci:
“...il mio interesse è volto a scoprire l’impegno umano
da cui l’opera d’arte è nata ed a valutare il contributo
che porta alla città nuova”
“Come deve essere la città futura? La città futura non deve esserci, si deve aspettare. La bellezza è proprio questo: aspettarla!”
«Abbiamo voluto dare un input - ha affermato l’architetto Daniele Negri, presidente della commissione giudicatrice - con queste due frasi e, per quello che è stato l’entusiasmo che ha contraddistinto tutti i commissari riuniti nell’individuare l’idea giusta, dovrebbero funzionare come stimolo alla fantasia e all’inventiva dei giovani coinvolti. Sono due frasi di Michelucci, una rivolta a Jorio Vivarelli, mentre l’altra riflette il pensiero dello stesso Michelucci che aveva il pallino della città variabile, nuova, futura: questo fatto di passare dall’uomo all’edificio che abita, alla città, alla speranza della città che verrà, ci è sembrato un concetto che può portare a qualcosa che potrebbe stupirci per la bravura degli studenti come è già successo in altre edizioni della borsa di studio».
Entusiasta Ugo Poli, presidente della Fondazione Vivarelli. «Jorio era un amico e un socio dell’allora VIBanca ed è stato corrisposto dalla Banca in questa amicizia, prima con la pubblicazione di tre volumi quando era ancora in vita, poi dalla creazione di questa borsa di studio che a Jorio farebbe molto piacere, perché aveva una forte volontà che i giovani partecipassero alla sua vita e alla sua attività».
Gli studenti potranno svolgere i propri lavori nei due ambiti nei quali si sviluppa la borsa di studio: letterario e artistico. L’importo complessivo deliberato ammonta a 6.000 euro e la commissione giudicatrice selezionerà i 15 migliori lavori pervenuti a cui verranno assegnate borse di studio così ripartite: 1° premio assegnato a tre (3) lavori da 650 euro ciascuno, 2° premio assegnato a tre (3) lavori da 300 euro ciascuno, 3° premio assegnato a tre (3) lavori da 200 euro ciascuno, 4° premio assegnato a tre (3) lavori da 150 euro ciascuno, 5° premio assegnato a tre (3) lavori da 100 euro ciascuno.

Redazione

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