Ieri mattina sono scesi in piazza gli studenti del liceo artistico Petrocchi per chiedere una soluzione definitiva ai problemi di spazio che la loro scuola affronta da anni.
Entro il 10 aprile circa 200 studenti del liceo artistico Petrocchi, ospiti della succursale "Bolognini" di via del Bottaccio dovranno lasciare l'edificio a seguito di uno sfratto per finita locazione notificata nelle prime settimane di marzo alla Provincia di Pistoia. Un fulmine a ciel sereno che ieri ha fatto scendere in piazza gli studenti: «Così ci tolgono il diritto allo studio» si sentono i rappresentanti d'istituto gridare nei megafoni.
I ragazzi si sono ritrovati in piazza Mazzini e, muniti di striscioni, megafoni e fischietti, hanno dato via ad un corteo che, in modo pacifico ed ordinato, è arrivato in Piazzetta San Leone davanti la provincia e in Piazza Duomo, sotto il comune di Pistoia.
A ricevere gli studenti non c'è nessuno, neanche il presidente della provincia Rinaldo Vanni che, polemizzando sulla mancanza di fondi in cui l'ente è stato lasciato, aveva già dichiarato «Se verranno gli studenti, non mi troveranno ad incontrarli». Atteggiamento diverso per il sindaco Alessandro Tomasi che, una volta chiamato dalla piazza è sceso ed ha accettato di ricevere una delegazione studentesca
Prima di salire con i ragazzi nel proprio ufficio, armato di megafono, ha rivolto alcune parole agli studenti: «Vorremmo avere la possibilità di risolvere questa situazione e ci stiamo impegnando in tal senso. Purtroppo però senza una comunanza di intenti e senza una collaborazione reciproca è difficile venirne a capo».
Tomasi ha poi rivolto un appello al presidente della provincia: «Conosciamo le difficoltà economiche della provincia ma non esistono edifici già pronti ad ospitare una scuola. Quindi lasciamo lavorare insieme i tecnici per capire l'importo dell'intervento da fare, e come e dove eventualmente trovare le risorse. Dovremmo trovare una soluzione definitiva e strutturale per riunire tutte le succursali del liceo artistico».
Redazione