La Consulta del Sistema della Riserva naturale del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla, organismo istituito dalla giunta regionale toscana nel dicembre del 2016, ha un nuovo presidente: Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio. Il cambio al vertice è stato fatto come da programma, dopo un anno di mandato di Pier Luigi Galligani, sindaco di Ponte Buggianese.

L'organismo è nato quando la Regione Toscana ha preso la guida delle politiche sul Padule e rappresenta un tavolo di confronto permanente dove vengono condivise tutte le politiche che riguardano la tutela naturalistica, la promozione e la valorizzazione dell'area umida interna più rilevante d'Europa. La Consulta è composta da una parte istituzionale (Regione, che partecipa con gli assessorati all'ambiente e all'agricoltura, Comuni rivieraschi, Province di Lucca e Pistoia e Città Metropolitana di Firenze), da una ampia rappresentanza del mondo ambientalista, venatorio e agricolo e dalle associazioni dei proprietari dei terreni. Viene richiesta la collaborazione anche del Corpo Forestale dello Stato e delle ATC competenti per territorio.
Il sindaco Spinelli ringraziando il sindaco Galligani per il lavoro svolto afferma: "Intendo proseguire le attività che lui ha iniziato nell’ultimo anno in particolare quelle in merito alla gestione delle riserve naturali e agli immobili dei centri visite. Per quanto riguarda il mio mandato, ogni singola azione e ogni argomento da portare all’ordine del giorno vorrei che fosse condiviso con i portatori di interesse perché il Padule, ed è bene ricordarlo visto che molti fanno finta di non saperlo, per la maggior parte è di proprietà privata”.
Sul programma che porterà in discussione all’interno della Consulta Spinelli spiega: “Uno dei miei primi obiettivi è quello di lavorare per arrivare ad uniformare i vari regolamenti del settore ambiente e agricoltura tra le varie province. Fino a quando la gestione dell’area era provinciale il problema era difficilmente superabile, adesso credo invece sia arrivato il momento di mettere mano a questa situazione. Un’omogeneità di regolamenti sarebbe determinante anche per le opere di manutenzione. Serve un’azione di controllo più energica sui lavori di manutenzione realizzati dal Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno. Si tratta di opere idrauliche di rinaturalizzazione, con la calibratura dei canali, che devono migliorare il funzionamento idraulico del Padule e garantire la permanenza di sufficiente quantità di acqua, tipica degli habitat delle aree umide”.
Prosegue puntalizzando che non saranno soltanto gli interventi sul territorio al centro del programma. “Ci sono anche aspetti – aggiunge Spinelli - che riguardano il perimetro del Padule di Fucecchio. Occorre correggere le imprecisioni cartografiche relative alla perimetrazione dell’area contigua. Analizzandole nei dettagli, si è visto che sia nel territorio fiorentino che in quello pistoiese ci sono insediamenti abitativi e terreni che erroneamente sono stati compresi nell’area del Padule con i conseguenti vincoli che questo comporta”.

Redazione

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