Il commissario prefettizio Silvia Montagna ha scritto ad Alia preoccupata dalla situazione della raccolta rifiuti in città ed in periferia.
Le gravi problematiche rilevate e già a loro segnalate in occasione di appositi incontri, ad oggi non ancora adeguatamente risolte. «In particolare – afferma il commissario – si evidenzia, con ricorrente frequenza, la presenza di cumuli di rifiuti abbandonati al di fuori di cassonetti stracolmi e debordanti. Strade che non vengono spazzate e ripulite con regolarità ed efficacia, tanto che i detriti si accumulano sui bordi, creando antiestetici e antigienici effetti. I nostri uffici di comunicazione con i cittadini hanno ricevuto e ricevono quotidianamente numerose segnalazioni al riguardo che vengono trasmesse, mediante e-mail e/o gli specifici canali da poco attivati, alla ditta appaltatrice che interviene con tempi di circa dieci giorni, molto superiori ai due, tre giorni del precedente gestore. La cittadinanza percepisce un senso di inefficienza nel servizio – denuncia – sporcizia ed abbandono della città, che è possibile rilevare sia sulla stampa locale, che sui social media. Non è nostro compito accertare le cause di tale disservizio, che ci limitiamo a segnalare per i necessari provvedimenti di competenza. Tuttavia il confronto con il precedente gestore diviene, a questo punto, naturale. Infatti le problematiche lamentate si manifestavano, in passato, in misura notevolmente inferiore, tanto che le segnalazioni presentate al nostro Urp, risultavano meno di un quarto di quelle attuali. Stante questa situazione di sostanziale peggioramento del servizio di raccolta rifiuti, che in taluni casi sfocia in un vero e proprio disservizio a carico della cittadinanza- conclude -si chiede di conoscere quali azioni la ditta appaltatrice voglia, da subito, porre in essere al fine di risolvere le problematiche quotidianamente lamentate nonché di avere notizie precise sui tempi ancora necessari per l’effettiva messa a regime di quanto previsto dal progetto esecutivo, inviato con nota protocollo 12514 del 20 marzo scorso».
Redazione