Movimento 5 Stelle: «A molti mesi dall’aggiudicazione del bando a un concorrente unico, l’unica cosa eseguita in tempi rapidi è l’allontanamento del mercato di tutte le attività che da anni erano presenti con successo e pagavano l’affitto». Ma l’assessore Bracali assicura: «La vicenda è ormai avviata verso lo sblocco».

«Il mercato coperto sarà una nuova storia infinita per Montecatini?». Questo si chiede il Movimento Cinque Stelle che da tempo cerca di sbloccare la situazione che vede la struttura vuota da sei mesi.
Visto che Soprintendenza ai beni culturali era contraria al progetto di ristrutturazione presentato da chi gestiva la struttura, è stato pensato un nuovo intervento, più limitato rispetto a quello originale che prevedeva una ventina di ristoranti dedicati alle varie specialità della cucina regionale italiana. Il mercato coperto, in base a ciò che è emerso fino ad ora, dovrebbe ospitare solo un nuovo locale dedicato alla cucina, mentre nell’area dovrebbero tornare una macelleria, un panificio e altri negozi. Per il momento, comunque, non ci sono notizie ufficiali.
«Dopo un lungo accanimento in questa direzione – dice il M5S – l’attuale amministrazione ce l’ha fatta, cedendo la struttura per 18 anni, 9 più 9, avendo in contropartita un risparmio di lavori di manutenzione per circa 230mila euro che comunque il Comune scalerà dall’affitto del gestore. A molti mesi dall’aggiudicazione del bando a un concorrente unico, l’unica cosa eseguita in tempi rapidi è l’allontanamento del mercato di tutte le attività che da anni erano presenti con successo e pagavano l’affitto. Nel bando di gara non esiste un limite temporale per il periodo che intercorre tra la presentazione di un progetto e la trasformazione dello stesso in un contratto con il relativo avvio di lavori, né esistono penali. Forza Italia che, in questo caso, sembra riprendere le mosse del Movimento Cinque Stelle con un anno di ritardo, forse era distratta, poiché tutto questo è stato appurato in consiglio comunale parecchi mesi fa, su nostra esplicita richiesta alla giunta. Abbiamo da subito espresso la nostra criticità verso l’intero disegno, che rischia di diventare un’ulteriore cattedrale nel deserto dello scenario cittadino. Inoltre progetti simili, come quello del mercato coperto a Firenze o della Sala a Pistoia, non hanno seguito questo filo conduttore, anzi, il mercato è rimasto più vivace di prima. Non esiste, a nostro avviso, una logica per la quale si possa giustificare la concessione di ulteriori sei fondi senza gara allo stesso soggetto che da 18 mesi risulterebbe moroso negli atti propedeutici alla firma del contratto».
Secondo quanto dichiarato pochi giorni fa da Helga Bracali, assessore alle attività produttive, la vicenda del mercato coperto è ormai avviata verso lo sblocco, con l’imminente presentazione di un nuovo progetto da parte del gestore.

Redazione

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