Oggi doveva essere pubblicato il bando di vendita delle quote di maggioranza delle Terme (circa il 68% di proprietà della Regione), ma è stato rinviato di qualche settimana. Il motivo è che l’amministrazione di Enrico Rossi deve completare le ultime verifiche in modo da garantire che ci sia un privato davvero intenzionato a investire nell’azienda.
Federica Fratoni, assessore regionale al termalismo, garantisce che, nonostante lo slittamento della pubblicazione del bando, il percorso è quasi concluso. «Il documento – afferma – è di fatto pronto, ma si tratta di una procedura piuttosto originale, che necessita di ulteriori approfondimenti e valutazioni da parte della nostra avvocatura. Non ci saranno rinvii di mesi, ma soltanto di alcune settimane, al fine di ottenere il miglior risultato possibile. Stiamo procedendo alla vendita di un pacchetto azionario di maggioranza di una società che è anche titolare della concessione dell’acqua termale, un bene demaniale. I soggetti interessati a partecipare all’acquisto dovranno presentare anche il piano industriale relativo agli interventi che vorranno realizzare. Senza questo documento, saranno esclusi dalla procedura di vendita. Non potevamo procedere solo nel solco normativo del massimo rialzo per la cessione delle quote di maggioranza. Ribadisco, siamo sostanzialmente pronti, ma è necessario effettuare le ultime verifiche».
Se nessuno con i giusti requisiti si facesse avanti per acquistare le quote Fratoni ha pensato di utilizzare il fondo Invimit del ministero del tesoro. «Da qui – conferma l’assessore regionale – potrebbero arrivare le risorse necessarie per rendere remunerativo questo patrimonio, nel caso in cui il bando di vendita non dovesse chiudersi con esito positivo. In ogni caso, la legge Madia prevede che la procedura di cessione delle quote debba comunque essere in fase avanzata entro il prossimo 30 settembre».
Lo scorso anno, il bando relativo alla manifestazione di interesse, ha fatto ottenere offerte dall’imprenditore svizzero Francis Von Buren e dalla società anglo-malese che gestisce le terme di Bath, ma il progetto presentato da quest'ultima era parziale.
Redazione