Il presidente della Fondazione Caript, Luca Iozzelli, delinea la strategia per il Centro sperimentale del vivaismo di Pistoia: un piano industriale capace di offrire servizi alle aziende di settore non solo locali. Il Cespevi dovrà inserirsi in una vera smart city legata al verde con la collaborazione delle forze imprenditoriali.

Rilevato totalmente il Cespevi grazie all’acquisto della parte in mano alla Camera di commercio, il presidente della Fondazione Caript Luca Iozzelli inizia a descrivere il progetto che riguarda il Centro sperimentale del vivaismo. Si tratta di un piano industriale, con investimenti iniziali, che punti ad avere un mercato, offrendo servizi alle aziende del settore.
I servizi offerti al vivaismo, e non solo a quello locale, dal nuovo Cespevi potrebbero riguardare ad esempio le analisi fitosanitarie. Il Centro deve dunque inserirsi in un sistema moderno di città, una smart city veramente legata al verde, alla qualità dell’area e del vivere.
Una volta che la Camera di commercio avrà ottenuto il via libera definitivo alla vendita da parte del ministero, per dare forza al progetto di rinascita del Cespevi Iozzelli chiede il concorso di molte forze, come nell'intercettazione di fondi e risorse europee, attività alla quale la Fondazione non è in genere abituata. La Fondazione, ribadisce il presidente Iozzelli, ha fatto questo passo anche per sollecitare la città a riflettere sul proprio futuro. Non spetta dunque alla Fondazione fare da imprenditrice, essa è semmai disponibile a discutere progetti che provengano dalla forze imprenditoriali della città.

Redazione

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