Il futuro delle Terme si deciderà a inizio settembre: la procedura aperta per la vendita o la gestione a lungo termine delle Leopoldine, con il completamento dei lavori, sarà avviata nel giro di poche settimane da parte dell’azienda. Ricevuti dalla società i 3,5 milioni di euro finanziati dal Cipe per la Palazzina Regia.
Ieri, durante l’assemblea dei soci fra Comune e Regione, sono state presentate altre due manifestazioni di interesse per i beni della società, che arrivano così a cinque. Gli investitori sono interessati alle Leopoldine, ma anche a Tamerici, Grocco e Salute: Qc Terme, Francis von Buren, Fondo Conrad, Global Concepts e Invimit.
La proprietà e l’azienda hanno riibadito di non temere eventuali vertenze dall’architetto Massimiliano Fuksas, che nei giorni scorsi aveva espresso alcune perplessità: il nuovo progetto sarà completamente diverso dal suo.
Alessandro Michelotti, amministratore delle Terme, conferma che la società ha finalmente ricevuto dal Comune i 3,5 milioni di euro finanziati dal Cipe, di cui si parlava da due anni, per l’acquisto della Palazzina Regia, dove sarà realizzato un museo del termalismo. Buone notizie anche per la questione legata all’escussione della polizza fideiussoria, presentata dai gestori ascolani attraverso Milano Assicurazioni. Unipol, che ha inglobato la compagnia, pare intenzionata a firmare una transazione che porterà circa 5,5 milioni alle Terme. Regione Toscana prosegue la procedura relativa al bando per la vendita delle quote di maggioranza, dopo il rinvio deciso per fine settembre, anche se il parlamento potrebbe decidere di allungare i termini di cessione delle azioni legate ad aziende partecipate, considerate non strategiche.
L’assemblea dei soci ha dato anche il via libera all’amministratore per concludere l’accordo relativo all’affitto delle Panteraie con un imprenditore di Massa in un contratto con validità di sei anni, più altri sei. Accordo in vista anche per la gestione della Salute (tre anni più tre) e la cessione del minigolf.
Redazione