Secondo Francesco Conforti, consigliere d’opposizione, sono le bugie e l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione la colpa dell’emissione delle cartelle e non del Commissario Montagna. E’ lo stesso Giurlani, per Conforti, che modificò nel 2014 il regolamento TARI il quale oggi difficilmente potrà cancellare la TARI sulle serre. A rischio, secondo Conforti, sarebbe tutto l’intero comparto per la perdita di competitività rispetto, ad esempio, a Pistoia che non è tassata e di chiusura/delocalizzazione delle aziende.
Le cartelle TARI inviate dal Comune ad aziende pesciatine, secondo Francesco Conforti, “sono bombe ad orologeria, pronte ad esplodere con effetti devastanti per l' intero tessuto economico del territorio”.
Nei giorni scorsi si sono susseguiti incontri tra: Giurlani, agricoltori, associazioni di categoria e l’organo tecnico dell’agricoltura pesciatina (PAV) presieduto da Franco Baldaccini. Il risultato degli incontri ha generato reazioni e critiche infuocate, (anche mezzo stampa) alle quali il sindaco ha reagito promettendo il blocco delle cartelle. Su questo aspetto Conforti commenta: “sarà piuttosto problematico per Giurlani mantenere la promessa per il rischio di buchi clamorosi nel Bilancio comunale”.
Continua poi Conforti che Giurlani avrebbe cercato di scaricare la colpa sul Commissario che, invece, avrebbe semplicemente continuato l'opera iniziata dallo stesso sindaco prima del suo arresto. Infatti secondo Conforti sarebbe stato Giurlani e l’allora giunta a introdurre la TARI e il suo regolamento (Deliberazione n.45 del 31-07-2014). Facendo scomparire la possibilità di esenzione, presente nella tassazione degli anni precedenti (TARSU-artic.5), per -aree scoperte destinate ad agricoltura, silvicoltura, allevamento e serre a terra-. Come d’altronde avviene ancora a Pistoia, ma non più a Pescia. Per Conforti questo è “semplicemente folle”. Il nostro territorio, -prosegue Conforti- è ricco di aziende orto-floro-vivaistiche alle quali Giurlani aveva promesso tutela a parole, ma poi, nella cruda realtà dei fatti, verranno messe in ginocchio. Non bastasse, -prosegue la nota- “nel Marzo 2015 lo stesso sindaco affida la gestione di accertamenti tributari e riscossione coattiva alla soc. “Cosea Tariffa e Servizi”. In questo modo, il più grosso creditore del Comune diventa anche il suo esattore...in una commistione di ruoli e interessi quanto meno inquietante.
Così, bugia dopo bugia, emergono sempre più evidenti l’approssimazione e
l’incompetenza con cui si è trattata la materia. A conferma, se ce ne fosse bisogno, che questo sindaco e la sua amministrazione, sempre più isolati nella loro inadeguatezza, non sono in grado di affrontare i problemi “veri” della nostra Città”.
Redazione