Scatta anche per Pescia dal 1 novembre al 31 marzo il divieto di abbrucciamento che era già in funzione fino al 10 ottobre. Pescia, che ha forte vocazione agricola, risulterebbe, dalla nota del comune pervenuta in redazione, avere meno problemi con la concentrazione di polveri sottili (pm10) rispetto ai comuni confinanti. Giurlani ha deciso che, ricadendo Pescia nell’ambito comprensoriale di rilevamento della qualità dell’aria di Capannori, si debba dare un esempio di buone pratiche ambientali. Pertanto vieta i fuochi all’aperto di sfalci, potature e residui vegetali. Preoccupazione dal mondo agricolo per questa ordinanza che vede la sua applicazione proprio durante il periodo preparatorio dei vivai e di raccolta delle olive che quest’anno sono rese più difficoltose anche per il mancato smaltimento degli sfalci da parte di Alia che era invece garantito da Cosea durante la precedente stagione.
L’ordinanza firmata dal sindaco di Pescia Oreste Giurlani - si legge nella nota pervenuta alla stampa - è quindi analoga a quella che dovranno firmare anche i comuni ricadenti nel comprensorio e pone il divieto di accendere fuochi all’aperto e di bruciare sfalci, potature, residui vegetali, nel periodo compreso dal 1 novembre al 31 marzo 2019. Questo vale per tutte le zone del territorio comunale di Pescia che si trovano a una quota inferiore ai 200 metri sul livello del mare. Quest’area del territorio è quella che maggiormente necessità di sistemi per smaltire i residui vegetali che, fino alla precedente campagna di raccolta delle olive, potevano essere portati a Cosea e che oggi, con Alia, non si possono più conferire. L’ordinanza giunge proprio durante la raccolta delle olive che vede aumentare sensibilmente la produzione sfalci dovuti al lavoro preparatorio e di manutenzione degli appezzamenti collinari. Questo divieto comporterà per gli agricoltori un notevole aumento dei costi.
Insieme ai divieti, l’ordinanza di Giurlani invita anche i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria, come limitare la combustione delle biomasse, il contenimento a nove ore del riscaldamento domestico e senza superare i 18°, utilizzare il più possibile i mezzi pubblici per spostarsi.
“Indubbiamente l’inquinamento da pm10 è un problema che riguarda tutti, e poco importa se un territorio è compreso o meno in una area perché tutti noi ci si debba preoccupare di questa criticità. - commenta il sindaco di Pescia Oreste Giurlani - In questo senso, quindi, la firma di questa ordinanza non è solo un adempimento burocratico, ma un impegno serio per la tutela dell’ambiente. Tutti noi possiamo fare qualcosa di concreto per ridurre il quantitativo di polveri sottili nell’atmosfera, fonte di tanti problemi di salute. Ritengo che su questo argomento ci debba essere maggiore contrasto a livello mondiale, ma noi, comunque, facciamo tutto il possibile per quello che ci compete”.
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