Al termine di un'assemblea infuocata salta l'approvazione dello statuto della Società di Soccorso Pubblico. Niente accordo neanche su una lista unica per le prossime elezioni
Domenica scorsa, nel rinnovato salone convegni della storica associazione di via Manin, c'è stata l'assemblea dei soci della Società di Soccorso Pubblico di Montecatini. Con l'occasione doveva essere approvato il nuovo statuto, secondo le modifiche previste dalla legge nazionale che regola il cosiddetto Terzo settore, ma non è andata secondo i piani. Sono subito emerse alcune contestazioni, in particolare sull’esclusione di alcuni soci dalla possibilità di votare (la scadenza di sottoscrizione di nuove tessere era fissata al 18 ottobre scorso) e su qualche altro punto.
In pratica è emerso un nuovo gruppo, guidato da Moreno Mencarelli, ex-assessore e consigliere comunale, e dall’avvocato Gualtiero Bracali, alternativo all'attuale consiglio di amministrazione la cui presidente è Ida Martellini.
L’amministrazione comunale ha tentato invano di fare da mediatore, ma non si è riusciti a trovare un’intesa sulla presentazione di una lista unica alle imminenti elezioni per il rinnovo del consiglio della stessa associazione.
Determinante è stato un intervento dell’ex-sindaco Carlo Vannini, che ha sostenuto: «l’assemblea stava evidenziando una sorta di assalto alla diligenza del Pronto Soccorso, mentre andava riconosciuto a Ida Martellini e ai consigli che si sono succeduti nei dieci anni di sua presidenza di avere raccolto il Soccorso Pubblico nel baratro e di averlo tirato fuori. Questa antica associazione – ha sottolineato Vannini – porta avanti una storica attività socio-sanitaria che ha bisogno di unità, di uno spirito di solidarietà e fratellanza e non di nocive divisioni».
Su proposta della presidente Martellini, è stato deciso di mettere ai voti il ritiro del nuovo statuto – proposta passata per pochi voti di differenza – che verrà presentato in una nuova prossima assemblea.
Redazione