Dopo che sui muri di Altopascio sono state scritte offese verso il sindaco Sara D'Ambrosio, è la stessa prima cittadina a disapprovare con fermezza l'evento. Riportiamo di seguito la sua risposta a queste offese anonime.

"D’Ambrosio troia, scritto sul muro, a caratteri cubitali - commenta - Cavolo, devi sentirti davvero forte ora che hai esternato tutta la tua pochezza. Ora che hai mostrato a tutti la vigliaccheria che ti è propria, la bassezza che ti contraddistingue e anche la scarsa considerazione che hai delle donne. La tua pochezza di uomo, di cittadino, di persona qualunque che preferisce questo linguaggio, questo metodo, queste parole a qualsiasi tipo di confronto o di ragionevole dialogo è tutta qui, su questo muro, in questa parola, in questo gesto".
"Non so chi tu sia - prosegue D'Ambrosio - se sia uno o più persone, non so neanche come ti sia venuto in mente: ma so di certo che intanto c’è una denuncia depositata ai carabinieri. E c’è un muro che andrà pulito. Qualcuno voleva forse umiliarmi o magari spaventarmi. Ecco qui il nuovo sessismo, la nuova modalità di esternare dissenso o contrarietà, il nuovo modo (che poi nuovo non è per niente) di ferire un sindaco, di ferire una donna. Perché di questo stiamo parlando: di tutte le parole che potevano essere utilizzate, è stata scelta l’unica che ha una diretta implicazione sull’essere donna, l’unica che esprime tutto il disprezzo che si può nutrire nei confronti di una donna. Non venite a dirmi che questo è il gesto di un matto. Sono schifata, delusa dall’esistenza di persone che ancora, nel 2018, non conoscono altri strumenti per rapportarsi con una donna".
"Non mi fate paura - conclude - Anzi, siete la conferma che la strada intrapresa da me e da tutta la mia squadra è quella giusta. E so, lo so per certo, che Altopascio è più forte della vostra ignoranza, del vostro sessismo, della vostra violenza. Avanti, per e con Altopascio".

Redazione

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