Francesco Mati riconfermato presidente all’unanimità. L’Associazione Vivaisti Italiani è il “soggetto referente” del Distretto previsto dalla nuova normativa regionale sui distretti rurali. Luca Magazzini: «ci siamo messi a disposizione del vivaismo pistoiese, perché senza il riassetto entro il 6 aprile si finiva in “procedura di revoca”».
Il Distretto vivaistico pistoiese si riorganizza. In base alla legge regionale del 17/2017, articolo 5, è stata avviata la trasformazione del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia in un soggetto più agile e imprenditoriale, capace di promuovere politiche a sostegno del vivaismo ma soprattutto di attrarre finanziamenti per progetti di ricerca, di innovazione e di valorizzazione del settore. E nei giorni scorsi è stato approvato il nuovo assetto, con la contemporanea rielezione di Francesco Mati alla presidenza.
Che cosa cambia? La legge regionale prevede l’attribuzione di una specifica delega di “governo” dell’attività del Distretto ad un “soggetto referente” che è stato scelto nell’Associazione Vivaisti Italiani in quanto soggetto più rappresentativo delle imprese vivaistiche pistoiesi, con 215 aziende di tutte le associazioni di categoria agricole, di cui 198 del territorio provinciale.
«Come presidente uscente del Distretto – dice Francesco Mati - mi sento di ringraziare la Provincia per il lavoro di supporto fatto in tanti anni di Distretto. In questi anni sono avvenute partecipazioni a eventi e fiere nazionali e internazionali, sono stati organizzati gli eventi a Pistoia come Vestire il Paesaggio. Oltre questo il contributo della Dottoressa Bonanno e del Dirigente Dott. Renato Ferretti sono stati fondamentali per mantenere il Distretto come uno dei più attivi della Regione Toscana. Ringrazio anche i loro collaboratori, sempre disponibili e pronti ad aiutare nelle attività quotidiane».
«E’ stato deciso di puntare su un soggetto privato quale referente del distretto, per tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di velocità e flessibilità anche in relazione a vari bandi e finanziamenti – commenta Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani - e noi ci siamo messi a disposizione del vivaismo pistoiese, perché senza il riassetto entro il 6 aprile si finiva in “procedura di revoca del riconoscimento” quale distretto. Con tutta una serie di complicazioni burocratiche».
Il nuovo Distretto ha oggi una serie di problematiche le cui soluzioni richiederanno la partecipazione a bandi regionali e europei, primo fra tutti la riduzione dell’impatto ambientale dovuto all’uso di agrofarmaci e diserbanti. Anche per questo motivo nella nuova assemblea rinnovata sono stati inseriti come invitati permanenti ASL, ARPAT, Genio Civile e istituti universitari di Firenze e Pisa. Il settore richiede ulteriori azioni volte a consolidare l’economia delle aziende distrettuali, ci siamo già attivati per valutare un progetto che coinvolga anche il Distretto della Montagna Pistoiese e ulteriori idee sono attualmente al vaglio. Il Distretto sta uscendo dalla crisi mondiale ma occorrono nuovi stimoli, opportunità e azioni perché si possa tornare a fare sviluppo.
«Ringrazio i componenti dell’assemblea per la fiducia che ha di nuovo riposto nella mia persona – conclude Mati – Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani, per la disponibilità a fare da Soggetto Referente, mettendo a disposizione la segreteria e il consiglio a supporto del Distretto e il Sindaco Tomasi per tutto il lavoro svolto nel trovare un percorso di rinnovo condiviso dalle organizzazioni sindacali. Ora c’è molto da fare, ci stiamo rimboccando le maniche per studiare il programma di lavoro per i prossimi anni».
Redazione