L'ospedale Ss. Cosma e Damiano di Pescia ha registrato un aumento di interventi in tutti i reparti. Al primo posto Oculistica, seguita da Chirurgia generale, Ginecologia e Ortopedia. Molto bene anche il numero dei nati.
Secondo quanto rilevato dall’Asl Toscana Centro gli interventi chirurgici effettuati all'ospedale di Pescia nel primo bimestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 sono cresciuti del 54%. Tra interventi ordinari, in day service, urgenti e ambulatoriali, l’attività è passata dai 5845 interventi nel 2016 ai 6612 totali nel 2018.
«Il numero più alto – afferma l’Asl Toscana Centro – lo registra Oculistica, seguita da Chirurgia generale, Ginecologia e Ortopedia. Già nel 2017 i numeri dell’attività chirurgica erano balzati in avanti rispetto all’anno prima con un +616 interventi. Per la tipologia di interventi, il numero più alto nel 2018 è quello degli ambulatoriali (3234) seguiti dagli interventi ordinari (1681) e dalle urgenze (882). In termini di tempo chirurgico, nel primo bimestre 2019 il tempo impiegato è stato di circa 345 ore per un totale di 476 interventi. I 54 interventi in più nel primi due mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, hanno comportato un calo percentuale del 13% della lista di attesa del presidio ospedaliero, con ben 114 casi in meno a fine febbraio, rispetto a gennaio 2019».
Positivo anche il settore dell’elettrofisiologia e dell’emodinamica (cardiologia interventistica) che registra un +30% rispetto allo stesso periodo del 2018. Visto il buon andamento saranno realizzati, entro l’anno, nuovi ambulatori cardiologici sul lato sud dell’ospedale al piano terra, al posto dei vecchi locali del pronto soccorso, per un intervento complessivo di 130mila euro.
Anche i ricoveri sono aumentati, infatti dai 7946 del 2016 siamo passati a 8174 nel 2018 di cui 3188 ricoveri di medicina, 983 di chirurgia generale, 1090 di ginecologia-ostetricia e 575 di ortopedia. Rispetto al 2017 è cresciuta anche l’attività del pronto soccorso con 42.088 accessi rispetto ai 41.629 del 2017. Molto bene anche il numero dei nati: dai 622 del 2017 si è passati nel 2018 a 606 nati. Il calo è dovuto sia ad un un calo generale in Itala sia al fatto che il reparto a novembre 2018 è rimasto chiuso cinque giorni. In calo nel 2018 anche il numero dei parti cesarei, mentre il ricorso all’analgesia al parto è stato intorno al 26%.
Redazione