15 milioni sul territorio e all’area sviluppo il 30% delle risorse. Queste le voci maggiormente rilevanti nel bilancio consuntivo  2018. Iozzelli dichiara: «crediamo che, in presenza della perdurante crisi che ancora si fa sentire sull’economia provinciale e con la progressiva perdita di riferimenti istituzionali che avevano da sempre caratterizzato il nostro territorio di riferimento (si pensi in tal senso, ad esempio, alle ridotte risorse e funzioni della Provincia), esista la necessità di costruire una rete sempre più stretta di rapporti con gli altri soggetti».

Per il presidente Iozzelli la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia conferma il proprio ruolo. L’avanzo di gestione è pari a 14,073 milioni, superiore a quanto stimato nel documento previsionale programmatico annuale. «Su questo punto – si spiega dalla Fondazione – occorre precisare che il dato finale dell’avanzo di gestione tiene conto di una valutazione degli attivi a valori di mercato». «Il percorso della Fondazione, infatti, ha come obiettivi essenziali – scrive nella nota introduttiva Luca Iozzelli, presidente della Fondazione Caript – quelli di rispondere ai bisogni, spesso urgenti e necessari, soprattutto in campo sociale ed educativo, e allo stesso tempo di favorire, anche in concorso con altri soggetti, attività che promuovano azioni concrete e individuate per lo sviluppo del territorio della provincia di Pistoia».
L’approvazione del bilancio consuntivo 2018 ha visto l’erogazione di fondi che sono stati destinati alla realizzazione di progetti propri e proposti da terzi, anche attraverso l’erogazione di bandi specifici (10 in totale). Nello specifico, all’area sviluppo sono stati destinati 4.512.858 euro (30,45% del totale); all’area sociale 4.359.684 (29,42% del totale); alla cultura 4.351.991 (29,37% del totale); e all’area educazione 1.595.536 (10,77% del totale). Nella nota stampa si legge che la conservazione del patrimonio, nei ventisei anni di vita dell’Ente il suo valore è più che triplicato, passando dai 125,5 milioni di euro del 1992 ai 401,82 milioni a fine 2018, registrando un incremento complessivo del 220,2%. La gestione del patrimonio ha generato proventi netti per 21,224 milioni e proventi complessivi per 26,97 milioni. Le svalutazioni nette gravanti sull’esercizio ammontano a 6,86 milioni. Gli oneri di gestione si mantengono a livelli contenuti e la loro incidenza percentuale sul patrimonio si colloca fra le più basse rispetto all’insieme delle fondazioni bancarie.

Redazione

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