Innovazione ambientale per la riduzione dei fitofarmaci: ecco su cosa sta lavorando il Distretto vivaistico pistoiese. Agendo come istituzione e non come un insieme di aziende, proverà ad usufruire dell'offerta regionale che mette a disposizione fino a cinque milioni di euro per progetti innovativi negli ambiti più diversi: dai mezzi meccanici, alla realizzazione di impianti fotovoltaici, alle reti commerciali. «Ogni sforzo per rendere le produzioni agricole e agroalimentari più ambientalmente sostenibili deve essere incoraggiato e, se possibile, finanziato» hanno dichiarato Enrico Rossi e Federica Fratoni.
La riduzione dei fitofarmaci nelle coltivazioni sarà sperimentata con il progetto «Autofitoviv», una serie di tecniche messe a punto dagli agronomi dell’Associazione vivaisti italiani, in collaborazione, tra gli altri, con le Università di Firenze e Pisa ed il Cnr. In sintesi si tratta di controlli specifici sulle piante comprensive di un esame del Dna mirate al riconoscimento dei patogeni.
Ieri a Masiano si è svolto il primo incontro dell’Associazione vivaisti italiani, capofila del progetto che sarà presentato per cogliere l’opportunità messa in palio.
Qui Luca Magazzini, presidente dell’Associazione, ha parlato del bando regionale del 2019 sui Progetti integrati di distretto agroalimentare (Pid) e di come questo rappresenti «un’opportunità per ammodernarsi, per ridurre l’impatto ambientale delle produzioni vivaistiche e per migliorarne la commercializzazione, riequilibrando al contempo le relazioni di mercato fra i vari attori della filiera del verde pistoiese».
Grazie ai Pid sarà possibile sostenere la redditività delle aziende agricole, il territorio ed incentivare sia l’innovazione di processo e di prodotto che la cooperazione tra le aziende stesse. «La novità particolare – spiega ancora Magazzini – è che, per la prima volta potranno partecipare al bando direttamente i distretti. Per il vivaismo pistoiese si tratta di un’opportunità molto importante. Tutte le aziende che vi parteciperanno dovranno avere un certificato ambientale».
Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente, hanno accolto positivamente la presentazione del progetto del Distretto: «E’ una buona notizia quella che annuncia il progetto dell’Associazione vivaisti italiani per ridurre l’utilizzo dei pesticidi nelle coltivazioni a vivaio. Non sta a noi amministratori giudicare se la proposta ha i requisiti per poter accedere ai finanziamenti regionali, ma siamo convinti che ogni sforzo per rendere le produzioni agricole e agroalimentari più ambientalmente sostenibili vada incoraggiato e, se possibile, finanziato». «E’ inoltre positivo – aggiungono Rossi e Fratoni – che si tratti di un progetto di sviluppo territoriale e di programmazione dal basso che è in linea con la filosofia del Programma di sviluppo rurale che la Regione ha varato e che si ripromette di sostenere tutte le attività che hanno tra le loro finalità quella della riduzione dell’impatto ambientale. E’ un impegno – concludono – che va oltre la questione dell’uso del glifosate, per approdare a una nuova filosofia che prevede, operativamente, una riduzione nell’uso di tutti gli agrofarmaci, dagli erbicidi, ai fungicidi, agli insetticidi, nella direzione che noi auspichiamo, quella di una Toscana fito-free in ogni settore, dal vivaismo all’agroalimentare»
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