Il «drycosmus kuriphilus», meglio conosciuto come cinipide, ha aggredito i castagneti di mezza Italia e in Toscana continua a produrre danni incalcolabili. Roberto Franchini: «occorre ora passare alle vie di fatto ed intervenire per non regredire di anni e anni»
In alcune zone la lotta biologica avviata con l’impiego dell'insetto «torymus sinensis» comincia a conseguire successi. Per il 2019 si stima che la produzione di castagneti avrà un aumento del 25% a livello nazionale, per un volume compreso tra 25 e 30 milioni di chili, comunque la metà se il dato viene riferito al 2008. La situazione cambia da zona a zona ma Toscana ed Emilia Romagna rimangono in difficoltà. Secondo gli esperti questo è dovuto al fatto che la lotta biologica qui è partita più tardi.
«La situazione delle selvi, migliorata negli anni scorsi grazie ai lanci dell'antagonista, il torymus sinensis, appare di nuovo compromessa - afferma Roberto Franchini - e se anche molti produttori di castagne concordano che la causa deve essere trovata nella stagione fredda e piovosa che ci ha accompagnato per tutta la primavera, limitando di fatto l'azione dell'antagonista, occorre ora passare alle vie di fatto ed intervenire per non regredire di anni e anni, annullando tutto il lavoro fin qui effettuato per combattere il dannoso insetto parassita».
Il circolo Arci di Vellano e l'associazione Terra nostra Valdinievole hanno contattato l'assessore all'agricoltura della regione Toscana Marco Remaschi per capire come la regione intenda affrontare il problema che può portare ad una scarsa produzione delle castagne locali e della conseguente pregiata farina.
«L'assessore - afferma Franchini - si è reso disponibile ad un incontro». E la conferenza si terrà il 25 giugno dalle ore 20 presso il circolo Arci di Vellano dove si parlerà del cinipide galligeno del castagno e della lotta biologica. Interverranno il dott. Alberto Maltoni (GESAAF - Università di Firenze) ed il dotto Lorenzo Drosera (dirigente servizio fitosanitario regionale, vigilanze e controllo agroforestale). Saranno presenti Oreste Giurlani, sindaco di Pescia e Fabio Bellandi, assessore alla montagna. All'assessore all'agricoltura della regione Toscana Marco Remaschi sono lasciate le conclusioni.
Redazione