PESCIA - Prima mostra a Pescia nell’era Covid, dopo che tanti eventi simili sono stati annullati o posticipati il Palagio ospita da ieri domenica 23 agosto una mostra fotografica dedicata alle foto e ai documenti storici dell’Istituto agrario Anzilotti, per i 110 anni dalla sua apertura.
Il sindaco Giurlani l’ha presentata di fronte a tante persone che vi sono in qualche modo legate: presidi ed ex presidi, ex studenti, docenti di oggi e di ieri. Giurlani ha ricordato che un mese fa è arrivata la notizia della perdita dell’autonomia a causa di un lieve calo di iscritti (ciò comporterebbe una reggenza da parte di un preside che ha più istituti da dirigere). C’è stato un grande lavoro di mobilitazione, coordinato dall’assessore alla cultura Guja Guidi e dal consigliere regionale Marco Niccolai (entrambi ringraziati calorosamente), che ha coinvolto numerosi soggetti per ottenere una deroga in virtù dell’emergenza che stiamo attraversando: “un percorso iniziato quel giorno per salvare una scuola che ha peculiarità troppo particolari per non avere un suo dirigente e un suo direttore dei servizi sempre presenti, specie con il momento storico che stiamo vivendo”. Il sindaco l’ha definita inoltre “una scuola che ha determinato la storia del nostro territorio di generazione in generazione e ha formato tanti esperti, imprenditori, ecc., pesciatini e non solo. Una scuola che esercita un richiamo attrattivo per molti giovani che vorrebbero studiarvi. Anche perché l’agricoltura qui a Pescia è sempre viva, ci sono 430 aziende solo di florovivaismo”.
Giurlani ha colto l’occasione per ringraziare i presidi delle scuole locali che stanno facendo un grande sforzo per riaprire il 14 settembre con le grandi responsabilità che questo momento comporta. Bisognerà lavorare insieme come una squadra perché lo slogan “andrà tutto bene” sia effettivo.
Andrea Voirgar è il docente dell’Anzilotti che ha organizzato materialmente la mostra. Ha spiegato che le foto e i documenti sono relativi alla scuola dal 1910, anno dell’effettiva apertura. Sono numerosi perché dipendeva dal Ministero dell’Agricoltura, presso cui andava giustificato ogni anno con documentazione scritta e fotografica il denaro pubblico che la finanziava; era la prima scuola pubblica in Toscana, fino a quel momento erano tutte private.
Anche il preside Francesco Panico, che ha tagliato il nastro di inaugurazione della mostra insieme all’ex dirigente Francesca Giurlani, ha espresso il suo ringraziamento agli amici della scuola agraria intervenuti al Palagio. “La scuola ha dato un grande contributo alla bachicoltura, al florovivaismo e all’olivicoltura secondo canoni pionieristici per i decenni passati. Restano a testimoniarlo fotografie e documenti, e una didattica che è rimasta sempre al passo con i tempi: questa è la principale caratteristica dell’Anzilotti. La scuola ha contribuito alla formazione di tanti giovani, e l’augurio è che questo suo ruolo venga difeso e promosso anche in futuro”.