PISTOIA - La Fondazione Marino Marini ha dato riscontro alla richiesta del sindaco Alessandro Tomasi - contenuta nella lettera indirizzata al presidente Carlo Carnacini lo scorso luglio - inviando al Comune la bozza di comodato gratuito per le opere del Maestro.

L’atto, arrivato negli scorsi giorni, è al vaglio degli uffici comunali per le eventuali integrazioni e per verificarne l’attuabilità prima della sottoscrizione.

Si sta concretizzando, in sostanza, quanto discusso nella riunione del cda dello scorso marzo (a pochi giorni dall’inizio dell’emergenza sanitaria), quando cioè, oltre ad avere la certezza che le opere non sarebbero state trasferite a Firenze, è emersa la possibilità che la gestione del museo –  in capo alla Fondazione - potesse passare temporaneamente al Comune attraverso una concessione in comodato gratuito delle opere, di proprietà della Fondazione Marino Marini.

Con l’unico obiettivo di restituire ai visitatori la possibilità di ammirare, a Pistoia, le opere del Maestro, l’Amministrazione comunale – davanti a questa ipotesi - si è subito detta disposta a fare la propria parte, facendosi carico anche dei relativi oneri che una gestione di questo tipo comporta.

«La Fondazione ha risposto alla nostra sollecitazione – spiega adesso il sindaco Tomasi – e in questi giorni i nostri uffici sono al lavoro per esaminare l’atto. Questo è sicuramente un passo in avanti nella vicenda del Marini ed è frutto di un lavoro che da mesi stiamo portando avanti con l’obiettivo di riaprire il museo. Chiaramente per arrivare ad una riapertura, l’Amministrazione comunale dovrà impegnare delle risorse e, come abbiamo già detto e formalizzato anche in una lettera alla Fondazione, noi non ci tiriamo indietro. Siamo pronti a fare la nostra parte, come stiamo dimostrando. Auspichiamo, però, anche nell’aiuto di terzi, vista l’importanza che questo museo riveste per la nostra città».

Il lavoro del Comune non si ferma alla riapertura di ciò che già esisteva, anche se questo è l’obiettivo principale adesso. Prosegue infatti il lavoro anche in un’ottica ben più ampia, con la predisposizione di un progetto di valorizzazione dell’opera di Marini da realizzare nell’ambito dell’accordo tra Regione e Comune per il Piano strategico della cultura.

 

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