LE PIASTRE– Graziella Fanti non aveva ancora compiuto 18 anni, quanto fu barbaramente uccisa dagli occupanti tedeschi il 21 settembre 1944. La sua unica colpa fu quella di tentare di fuggire alla violenza dopo essere stata sorpresa a lavare i panni. I soldati nazisti la uccisero senza pietà, ferendo un’intera comunità.
Sabato 19 settembre, a settantasei anni da quel tragico evento, tutto il paese de Le Piastre la ricorderà con affetto presso i giardini pubblici a lei intitolati nel 2012, in un appuntamento che si rinnova ogni anno grazie alle associazioni del luogo (Accademia della Bugia, Pro loco Alta valle del Reno e Misericordia).
La giornata inizierà con la messa che verrà celebrata alle 11.00; poi, si terranno brevi interventi di testimonianza. Ci saranno Rita Monari, presidente dell’ANPI montagna pistoiese, i rappresentanti dell’istituto storico di resistenza e il presidente della Provincia, Luca Marmo. L’iniziativa si concluderà con un assaggio della pasta fatta con il grano Graziella Ra, proprio in memoria della giovane piastrese. È curiosa la storia che lega la Fanti con il pastifico biologico Girolomni. Nel 1974 un archeologo consegnò ad un agricoltore dei chicchi di grano che affermò di aver trovato in una tomba egizia. L’unica condizione era che il grano prodotto doveva essere chiamato come sua figlia uccisa. Quell’archeologo si pensa fosse il padre di Graziella, mai conosciuto da lei. La pasta è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo e viene prodotta a Isola del Piano, in provincia di Pesaro Urbino. Nel giardino Fanti saranno piantati due olmi resistenti alla grafiosi in segno di rinascita e resistenza. A farlo saranno gli alunni della scuola dell’infanzia locale.
Lungo le vie del paese saranno esposte oltre cento fotografie di proprietà del collezionista Alessandro Pisaneschi che ripercorrono la storia de Le Piastre a partire dall’inizio del Novecento.
Redazione