PESCIA -“Lo diciamo da mesi: le imprese hanno bisogno di sostegno per affrontare la fase emergenziale generata dal Covid. Un sostegno che dovrebbe partire proprio dall’alleggerimento dei tributi locali e dall’introduzione di misure sul territorio che agevolino la tenuta dell’economia.
Siamo alla fine di Settembre e ancora non si è visto alcun segnale da parte dell’Amministrazione.”
È questo il duro commento di Confcommercio alla vigilia dell’avvio dell’autunno che porta con sé tanta incertezza rispetto al futuro e una situazione di allerta tutt’altro che superata.
“Era Aprile quando ci siamo rivolti a tutti i Comuni della provincia con una lettera formale che conteneva una serie di richieste mirate a rispondere alle priorità delle aziende in questo momento di grave crisi.
Abbiamo aperto il dialogo con molte realtà per capire come reggere il duro colpo subito dal terziario, incentivando l’introduzione di misure che potessero mettere le attività nelle condizioni di guardare al futuro.
Sono passati mesi e a Pescia si parla solo oggi di introdurre alcune riduzioni sulla Tari per le attività che durante il lockdown sono rimaste chiuse da DL e che ne faranno richiesta entro il 30 Settembre. Ancora però non esiste alcuna delibera in merito: non sappiamo a quanto ammontino le percentuali e di che tipo di interventi si tratti.
Tutto questo mentre la quasi totalità dei Comuni limitrofi si è mossa da tempo in questa direzione.
L’Amministrazione non può pensare che le imprese facciano tutto da sole.
I dati parlano chiaro. Il terziario – settore trainante dell’economia locale – è uno dei maggiormente colpiti dalle conseguenze della pandemia.
Si stima una diminuzione dei consumi in del -13,8% influenzata soprattutto dalla crisi del turismo che deve fare a meno dei flussi stranieri dei quali si sente la mancanza sia nelle strutture ricettive, sia nelle attività commerciali.
E se da una parte abbiamo potuto contare nella stagione estiva di una riscoperta delle nostre aree da parte dei viaggiatori italiani, dall’altra i pubblici esercizi continuano a fare i conti con le norme anti-contagio che limitano la disponibilità all’interno dei locali e che nell’inverno non potranno essere ampliati con la sola concessione del suolo pubblico gratuito.
Resta inoltre ancora aperto il nodo degli affitti degli immobili commerciali che, fino ad oggi, non prevedono sgravi per gli imprenditori o soluzioni in grado di sostenerli di fronte a costi sempre più alti di gestione e messa in sicurezza delle attività.
Il Comune di Pescia come pensa di affrontare i prossimi mesi? Quali progettualità vuole intraprendere a sostegno delle imprese e del territorio?
Abbiamo bisogno di risposte certe, non possiamo più aspettare. Le conseguenze della pandemia si inizieranno a sentire concretamente tra la fine dell’anno e il 2021 e con l’aumento del numero dei positivi e le notizie che arrivano dall’estero, c’è ancora molta incertezza rispetto al futuro.
Dobbiamo arrivare preparati a quel momento e per farlo le attività hanno bisogno di aiuti e punti di rifermento.
L’Amministrazione non può tirarsi indietro.”