Il consiglio comunale, nella seduta di lunedì 30 novembre, ha approvato la nona variazione al bilancio di previsione con 22 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l'Europa, Lega, Amo Pistoia e Gruppo Indipendente), 4 contrari (Pistoia Sorride, Pistoia Spirito libero, M5S) e 6 astenuti (PD, Pistoia in Azione e Pistoia Città di tutti). La manovra correttiva è stata presentata dall'assessore al bilancio Margherita Semplici.
«Con questa ultima variazione di bilancio – ha detto Semplici - abbiamo fatto una ricognizione sui risparmi di spesa. Abbiamo 100.000 euro in più da destinare per l'emergenza sanitaria causata dal Covid legata a nuove esigenze, inoltre è emersa la necessità di investire sul verde ulteriori 50.000 euro necessari per l'intervento dell'agronomo che ha fatto una ricognizione puntuale di tutto il nostro patrimonio del verde pubblico. Il resto si riferisce a minori spese che in questa fase noi destiniamo quasi integralmente all'accantonamento per la Spes. La perdita accertata è di 3 milioni e 691.000 euro, la perdita del patrimonio netto, però, è di 1,8 milioni di euro, per cui oggi noi prudenzialmente calibriamo il nostro accantonamento sulla percentuale di circa il 46% dell'intera perdita, tenuto conto, però, che poi quello che in concreto risulta effettivamente accantonato è 1.832.969 euro e quindi noi dovremmo calcolare il nostro accantonamento sul 46% della perdita del patrimonio netto».
L'assessore Semplici ha poi chiarito: «Non ho mai dichiarato che la Spes debba essere liquidata come unica speranza, ho detto semplicemente che le alternative normativamente offerte sono o la sua liquidazione, cioè il suo scioglimento oppure l'approvazione di un piano di risanamento con la sua ricapitalizzazione. Quindi oggi (lunedì 30 novembre ndr) accantoniamo queste risorse e, ovviamente, il loro impiego o meno dipende dalla credibilità e sostenibilità del piano di risanamento che sarà eventualmente strutturato. Accantonare queste risorse non significa spenderle per l'intero. Infatti anche in caso di ricapitalizzazione della società il Comune dovrebbe ripianare la perdita soltanto per la quota parte di sua spettanza e cioè il 46% della perdita del patrimonio netto (1,8 milioni di euro) e non dell'intera perdita».
Al provvedimento sono stati presentati due emendamenti: uno da parte di Pistoia Sorride, l'altro a firma del sindaco. L'emendamento, poi subemendato, dei consiglieri Roberto Bartoli e Alessandro Cenerini di Pistoia Sorride chiedeva che la somma di 165.000 euro derivante da risparmi sul personale fosse utilizzata per l'asfaltatura delle strade. La proposta è stata votata e respinta. Accolto, invece, l'emendamento del sindaco Alessandro Tomasi di inserire la somma di 10.000 euro nel piano annuale degli incarichi per l'affidamento dell'incarico di progettazione del Cammino di San Jacopo in Toscana, necessario per la partecipazione del Comune di Pistoia al bando regionale per la concessione dei contributi a sostegno degli investimenti per le infrastrutture da realizzare lungo il Cammino di San Jacopo. In pratica il Comune di Pistoia anticipa l'intera cifra per poter affidare prima possibile l'incarico e poi, successivamente, recuperare la parte che spetta agli altri Comuni che partecipano all'iniziativa e condividono la spesa.
In dichiarazione di voto è intervenuto il capogruppo di Pistoia Sorride Alessandro Cenerini.
«Il nostro voto è contrario – ha detto Cenerini – e non poteva essere altrimenti, visto che il nostro emendamento non è stato accolto, emendamento con l'unico profilo significativo rispetto a questa manovra di bilancio. E' vero che il 2020 è un anno straordinario, ma arrivare alla nona variazione di bilancio denota una mancanza di pianificazione da parte dell'Amministrazione. Questa manovra si distingue per un accantonamento importante legato alla vicenda Spes di cui tutti conoscevano le problematiche già dal 2006, ma fino a oggi non è stato fatto niente per risolvere la situazione. Questo la dice lunga sull'attività di controllo e di sorveglianza da parte dell'Amministrazione, a mio parere totalmente insufficiente, tanto che poi dobbiamo correre ai ripari accantonando somme importanti che invece potevano essere spese per i nostri cittadini».
Redazione