La finanza di un tempo, astratta e spesso inaccessibile a molti, è stata rimpiazzata da nuove generazioni di investitori che si sono avvicinati grazie a piattaforme come TikTok e Instagram. Anche i mercati nel frattempo sono diventati più accessibili.

Su Instagram, TikTok o YouTube in questi mesi circolano video o reel che trattavano temi finanziari. Si va dalle definizioni di azione, obbligazione ed Etf ai modi per creare con i propri risparmi un fondo di accumulo o un piano pensionistico.
Grazie a questi video, divertenti e con esempi pratici, i giovani alfabetizzano i coetanei su questi temi.
In Italia su Youtube e Instagram possiamo citare la community di Io Investo, come anche il canale di Marcello Ascani, youtuber che, tra le altre cose, fa divulgazione finanziaria e spiega in prima persona come usa e investe i propri soldi. Sempre su Instagram, la startup Starting Finance è tra le pagine più seguite in Italia per l’educazione finanziaria.
Su TikTok troviamo Fintok, format di successo come dimostra il numero di visualizzazioni. I video con hashtag Fintok sono stati visti più di 900 milioni di volte, quelli relativi alla “personal finance” addirittura 5,5 miliardi di volte. Qui ad andare per la maggiore sono creator anglofoni come Humphrey Yang o David Poku, maestri nel trattare argomenti complessi con ironia e brillantezza.
Tutti questi divulgatori, a modo loro, tentano di alfabetizzare gli utenti a usare meglio il proprio denaro, sopperendo a una generalizzata mancanza di educazione finanziaria. Secondo l’Ocse, infatti, più della metà della popolazione europea non ha basi finanziarie. L’Italia è addirittura in coda alla classifica stilata nel 2020 da un rapporto della Banca d’Italia sull'alfabetizzazione finanziaria. Non può stupire quindi che per molti giovani utenti TikTok o Instagram siano le prime, e a volte uniche, fonti di istruzione in materia di denaro.
Ovviamente questi video sono un buon modo per approcciarsi ai temi finanziari, ma difficilmente si diventa esperti seguendoli. Inoltre, la popolarità di un influencer non è garanzia di affidabilità. Il consiglio degli esperti è sempre quello di verificare le informazioni che si ricevono e di approfondire i temi e le opportunità di investimento anche in altri modi. È poi necessario prestare attenzione a consigli potenzialmente rischiosi e non fidarsi di chi promette facili e rapidi guadagni. Solo per citare un dato, la piattaforma britannica Action Fraud nel 2019 ha ricevuto 356 segnalazioni di frodi su Instagram per il valore 3,5 milioni di euro, ai danni di utenti di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
In ogni caso è grazie ai social che molti giovani si sono avvicinati alla finanza. Come dimostrano i dati della società di investimento Hargreaves Lansdown il 46% dei giovani tra i 18 e i 34 anni ha investito nei primi sei mesi del 2021 e uno su cinque ha ricavato questo nuovo interesse da TikTok.
Altri fattori che hanno contribuito alla nascita di questi nuovi invesitori sono la popolarità acquisita dalle criptovalute, l’inflazione o le scarse prospettive di una pensione degna.
Anche la pandemia di Covid-d ha fatto la sua parte: il tempo passato dai ragazzi su internet è aumentato così come la popolarità di una piattaforma come TikTok e di conseguenza aiche i suoi contenuti informativi. La crescita si può vedere anche nei dati della piattaforma di trading online eToro che da gennaio a giugno 2021 ha accolto 4,6 milioni di nuovi utenti, arrivando a 25 milioni di registrazioni totali.
“Il fattore social sta muovendo intere generazioni che non stavano nemmeno prendendo in considerazione le opportunità che il mondo degli investimenti poteva offrire loro -afferma Emanuela Manor, responsabile per l’Italia di eToro-. Oggi migliaia di persone possono accedere a informazioni su prodotti e servizi che dieci anni fa potevano avere solo i trader delle grandi banche e ora invece sono a disposizione di chiunque abbia una connessione internet e un po’ di curiosità. Susannah Streeter, analista senior di investimenti e mercati di Hargreaves Lansdown, ha detto al Guardian di ritenere che “i social media e le app di trading abbiano davvero democratizzato l'intero processo di investimento".
I nuovi investitori sono tendenzialmente giovani e inesperti, conferma un sondaggio su 200.000 utenti della piattaforma e app di investimenti tedesca Trade Republic. Quasi la metà degli intervistati sono principianti che investono per la prima volta nei mercati dei capitali e circa il 70% ha meno di 35 anni. Questa nuova generazione di giovani investitori copre tutti i livelli di reddito e quasi il 30% dei chi è alle prime armi appartiene alla metà inferiore della distribuzione del reddito.
Una parte della responsabilità di questo cambiamento è da imputare ai siti di trading stessi. “Le piattaforme come eToro stanno cambiando significativamente le regole del mercato perché stanno abbassando la soglia per accedere ai mercati regolamentati” spiega ancora Manor . Poi c'è il social trading, una forma di investimento che permette agli utenti di osservare le mosse di esperti di trading - chiamati popular investors - e di seguire, se vogliono, le loro strategie di investimento. Il popular investor non mette solo a disposizione lo storico dei propri investimenti, ma dialoga e risponde alle domande di chi lo segue e copia.
Una finanza così accessibile e immediata potrebbe però esporre giovani e meno giovani a rischi maggiori? La risposta per ora è no ancora secondo i dati di Trade Republic. Più del 70% degli intervistati infatti contribuisce a lungo termine al proprio piano pensionistico, non di certo un investimento pericoloso. Gli utenti tendono poi a investire in modo diversificato: l'85% del patrimonio è destinato ad azioni ed Etf, mentre i derivati rappresentano solo il 2%.

Redazione

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