Il 4 ottobre taglio del nastro della nuova casa pistoiese di Confagricoltura del presidente provinciale Andrea Zelari. È intervenuto anche il presidente nazionale Massimiliano Giansanti, che ha detto: «il settore florovivaistico e in particolar modo quello vivaistico è un settore performante su cui bisogna investire, anche alla luce degli obiettivi europei sulla sostenibilità», ma «stiamo entrando in una crisi perfetta» e «la normativa sulle pratiche sleali va modificata perché rischia di scardinarlo». Il direttore provinciale Daniele Lombardi ha reso noto che «dal 2017 a oggi gli imprenditori agricoli associati sono aumentati di circa il 30%» nella provincia di Pistoia. 

«Il settore florovivaistico e in particolar modo quello vivaistico è un settore importante: all’incirca 2 miliardi di fatturato, la metà viene esportata con punte come qui a Pistoia anche del 90%. Chi non conosce il vivaismo italiano non fa bene all’Italia, perché oggi abbiamo un settore performante, che dà forza e vitalità a una città importante come quella di Pistoia. Un settore su cui bisogna investire, tanto più alla luce degli obiettivi molto ambiziosi che oggi in Europa si danno sui grandi temi della sostenibilità e se pensiamo al futuro delle città verdi».
È quanto dichiarato ieri ai giornalisti dal presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in occasione del taglio del nastro, ad opera del presidente provinciale Andrea Zelari, della nuova sede pistoiese della Confederazione: in via Venturi 1/A, zona Sant’Agostino di Pistoia. «Mi farò interprete e voce – ha proseguito Giansanti - verso il nuovo ministro dell’agricoltura per portarlo qui a Pistoia e fargli conoscere questa grande realtà».
Andrea Zelari, sottolineando l’importanza di avere consolidato il patrimonio di Confagricoltura Pistoia con l’acquisto di una sede, ha detto: «per noi questa sede vuol dire tanto perché rappresenta il risultato di un grande lavoro fatto da questa associazione. È la riprova che lavorando bene, con un team giovane come abbiamo, si arriva ad ottenere dei risultati molto positivi».
Risultati che sono stati confermati dal direttore di Confagricoltura Pistoia Daniele Lombardi durante l’incontro nella nuova sala riunioni che è seguito al taglio del nastro: «dal 2017, anno in cui è stato avviato un percorso di rinnovamento – ha reso noto Lombardi ringraziando uno per uno i giovani e qualificati membri dello staff -, gli imprenditori agricoli nostri associati sono aumentati di circa il 30%».
All’inaugurazione erano presenti, oltre ai vertici di tutti i livelli territoriali di Confagricoltura, fra cui il presidente regionale Marco Neri, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo e il vescovo Fausto Tardelli. Con loro il direttore della Direzione Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana Roberto Scalacci, il presidente del Distretto vivaistico-ornamentale Francesco Ferrini, la presidente della Camera di Commercio di Pistoia e Prato Dalila Mazzi e numerosi esponenti politici, fra i quali sono intervenuti nell’ordine: la consigliera regionale Federica Fratoni, il senatore Patrizio La Pietra e la deputata Erica Mazzetti.
Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi si è soffermato sul problema principale di questi giorni, il caro-energia, che colpisce tutti, anche gli enti locali e gli altri settori dell’economia, oltre all’agricoltura, e ha detto a proposito di aiuti: «dovremo concertare le scelte e fare presto, perché i margini sono pochi. E anche le associazioni di categoria avranno una loro responsabilità in questa partita». Il vescovo Fausto Tardelli ha osservato che la crisi della guerra in Ucraina ha fatto riscoprire il valore di settore primario dell’agricoltura, perché «prima di tutto dobbiamo mangiare», e messo in evidenza l’importanza dell’«incremento del verde» invitando i vivaisti a perseguire la via della sostenibilità ambientale. Per il presidente della provincia di Pistoia Luca Marmo «l’inaugurazione della nuova sede è un momento importante per Confagricoltura e per tutto il mondo produttivo in questa fase di trasformazione con due sfide principali»: quella di breve periodo del costo dell’energia, «che richiede risposte non tanto sul livello locale e forse neanche sul livello nazionale, ma europeo»; e quella di fare propria «la consapevolezza che il modello economico-sociale incentrato sull’industria pesante non è più compatibile con la salute del pianeta» e che quindi l’agricoltura acquisirà un ruolo più centrale.
Nel suo discorso conclusivo il presidente nazionale Massimiliano Giansanti, che è stato da poco riconfermato vicepresidente del Copa-Cogeca, organo di rappresentanza delle organizzazioni agricole in sede europea, ha affermato che di vivaismo se ne parla troppo poco, nonostante la sua vitalità e il ruolo che ha assunto in relazione agli impegni delle politiche europee per città più green. Così come troppo poco per Giansanti si parla dell’agroalimentare, anche se è il primo comparto in termini di contributo al Pil nazionale ed è passato negli ultimi anni da 27 a 60 miliardi di fatturato, grazie anche alla capacità delle nostre imprese di aggredire i mercati esteri.
«Io mi aspetto tanto dal vivaismo di Pistoia – ha detto Giansanti –, è un settore fondamentale per i futuri assetti urbanistici delle città». «Oggi l’agricoltura – ha aggiunto – è accusata di generare emissioni inquinanti. Sì è vero, ogni attività, anche andare in auto, produce emissioni. Ma c’è un solo comparto che contribuisce ad abbatterle: l’agricoltura e in particolare il settore vivaistico, a cominciare da quello forestale».
Giansanti, dopo aver illustrato in che senso «stiamo entrando in una crisi perfetta» con esempi di aziende agricole in cui l’incidenza sul fatturato dei costi energetici è salita dal 3% al 25%, ha concluso intervenendo su un tema di scottante attualità nel vivaismo pistoiese: il decreto 198 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti fra imprese agricole. Con riferimento al settore vivaistico, «la normativa sulle pratiche sleali – ha detto il presidente di Confagricoltura - va modificata, perché rischia di scardinarlo».
Sulla pagina Facebook di Confagricoltura Pistoia si può vedere la ripresa in diretta dell’incontro con tutti gli interventi.

Redazione

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