L’assemblea comunale del Partito Democratico di Pescia, su indicazione del Segretario Luca Tridente, ha approvato il percorso che il partito dovrà fare in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera per rilanciare la città.

"L’obiettivo di questo percorso è quello di aprire il dibattito coinvolgendo i movimenti del centrosinistra e soggetti civici che siano pronte a farsi carico della disastrosa situazione in cui si trova il Comune di Pescia a seguito di questi anni sulla base della condivisione di alcune proposte per il futuro. Il mandato amministrativo chiuderà infatti una fase amministrativa al termine della quale chi avrà responsabilità di governo si troverà gravi problemi da affrontare: dal nuovo mercato dei fiori fino ad arrivare al liceo Lorenzini con il mancato inserimento della pianificazione del nuovo istituto nel piano operativo appena redatto, senza considerare lo stadio e il ponte del Marchi entrambi chiusi dall’inizio di questa legislatura, lo stato di degrado e insicurezza che dilaga in alcune zone della città e la situazione del teatro Pacini. Se a questo si aggiunge il disastroso bilancio del Comune si profila la necessità di idee chiare e scelte nette.
Il Partito Democratico, dopo il radicale ricambio all’interno dello stesso dopo i congressi del dicembre scorso, intende aprire un tavolo di confronto che vada in totale controtendenza rispetto agli ultimi anni dove le fragilità interne hanno di fatto “ingessato” il partito impedendone alleanze politiche, come avvenuto alle ultime amministrative del 2018. Il documento approvato all’unanimità dall’organismo del partito, intende aprire la discussione su cinque punti ritenuti fondamentali per il rilancio della città:
1) Rilancio economico della città attraverso strumenti incentivanti per attrarre la realizzazione di nuovi investimenti privati coerenti con la vocazione del nostro territorio, nella consapevolezza che una ripresa del manifatturiero diffuso può supportare sia il commercio che i servizi;
2) Stop al consumo di nuovo suolo andando nella direzione del solo recupero del patrimonio edilizio esistente, viste le molte situazioni di totale abbandono di aree dismesse;
3) Favorire l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia attraverso le comunità energetiche mediante la semplificazione per i nuovi impianti di rinnovabili sul nostro territorio, a partire dall’autonomia energetica degli edifici pubblici;
4) Potenziamento dell’ospedale partendo assolutamente dalla risoluzione della sciagurata situazione dei parcheggi ospedalieri e potenziamento della medicina di prossimità, tramite la realizzazione di una Casa della Comunità;
5) Realizzazione di un piano sullo stato degli edifici scolastici, sia di competenza comunale che di altri enti. Occorre avere chiaro quale sia lo stato degli istituti presenti sul territorio cittadino per rafforzare il polo scolastico ed intervenire sulle situazione più difficili. Questi cinque punti rappresentano solo una base di partenza alla quale poi aggiungere gli altri punti che verranno fuori dal confronto con le associazioni e i mondi civici della nostra città.
Occorre invertire la rotta rispetto agli ultimi anni. Il Partito Democratico ha già fatto mea culpa degli errori commessi in passato e non certo ascrivibili all’attuale classe dirigente e ha l’umiltà di mettersi a servizio della città, lanciando un percorso  sui contenuti che emergeranno dal confronto.
Nel 2023 avremo finalmente l’occasione per voltare pagina rispetto al passato. Il Partito Democratico vuole farlo a viso aperto, con i cittadini, a servizio di un progetto più grande che abbia come cuore la ricostruzione di un territorio provato anche da scelte sbagliate. Solo dal confronto può nascere un progetto serio che il PD sosterrà con serietà e soprattutto unità".

Redazione

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