Giovedì prenderanno il via in Toscana le vendite di fine stagione invernali. Fismo, la federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti, stima la spesa media dei consumatori in 130 euro pro-capite. L'invito è di premiare i commercianti di quartiere. 

«Facendo un primo bilancio sull’andamento delle vendite con i nostri associati – dice Daniele Tonfoni, presidente provinciale Fismo e titolare di un negozio di abbigliamento in corso Roma a Montecatini - ci risulta che dall’inizio della stagione autunno/inverno a oggi si riscontra un buon inizio nel mese di settembre, seguito da una frenata nei mesi di ottobre e novembre. Il clima “primaverile” del periodo autunnale ha infatti avuto una forte ripercussione in negativo sulle vendite di abbigliamento. A questo si è affiancata la preoccupazione delle famiglie e delle imprese per il rincaro delle bollette, inflazione a due cifre e conflitto russo-ucraino in corso, che hanno generato una sensazione di incertezza che non ha aiutato l’economia in generale e quindi anche il commercio nel nostro territorio ne ha fortemente risentito». 
«Il trend è stato abbastanza positivo a dicembre – prosegue Tonfoni - quando le vendite sono risalite anche grazie ai consumi legati al Natale e alle festività, permettendo ad alcune attività di fare anche meglio del 2019, periodo pre-pandemia».  
Conclude Stefano Giachetti, vicedirettore provinciale di Confesercenti: «Quello dei saldi è un tema di primaria importanza, non solo per il settore abbigliamento, calzature e accessori, che registrano importanti flussi di clienti, ma anche per altri settori del commercio, movimentati in generale dalle persone che si muovono in provincia di Pistoia per lo shopping. Dopo Natale e l’ultimo dell’anno, ora i negozi del settore moda puntano a concludere al meglio questa stagione con il periodo dei saldi, per i quali la clientela fa percepire già da adesso un grande interesse nel poter acquistare alcuni capi a un prezzo ridotto. Per i saldi tradizionali è usanza che i consumatori premino i negozi di prossimità, nei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Siamo certi che i saldi siano una vera occasione per consolidare quello che definiamo “lo shopping sotto casa” nei negozi di prossimità, rinsaldando il patto che lega il negozio a ogni singolo consumatore, patto costruito soprattutto sulla fiducia, sulla relazione e sul servizio. Vogliamo ricordare che acquistare nel negozio è garanzia di una miglior esperienza d’acquisto e un gesto concreto di solidarietà per la propria comunità».

Redazione

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