Enrica Mazzetti (Forza Italia), interviene in merito all'ambiente: "Governo avvii percorso per modifica normativa su taglio boschi. No fughe in avanti come Regione Toscana".

"La cura dei polmoni verdi è parte essenziale di ogni strategia di tutela dell’ambiente; tuttavia, è vero che il paesaggio è così come lo vediamo perché nei secoli ci sono state attività ben regolamentate e soprattutto continuative di selvicoltura e agricoltura, oggi quasi del tutto scomparse, attività di governo e manutenzione dei boschi da parte dell’uomo. Dunque, la prevedibile bocciatura da parte della Corte costituzionale della legge 'taglia-boschi' voluta dalla Regione Toscana, una legge fatta male e forzata, che aveva avuto parere contrario persino dell’Ufficio Legislativo, lascia irrisolti molti dei problemi sulla gestione dei boschi. Il quadro normativo di riferimento, infatti, è ad oggi molto farraginoso; basti pensare alle sole Soprintendenze che non hanno né le risorse né le competenze per provvedere anche al patrimonio boschivo. Sono convinta che il Governo possa avviare un percorso di modifica e di semplificazione del quadro normativo, coinvolgendo le Regioni e gli interlocutori, come UNCEM, in grado di contribuire a scrivere un testo migliore. Il bosco non è una miniera infinita di legna e il paesaggio boschivo non è un fondale statico e intoccabile; la tutela e la manutenzione del bosco devono necessariamente armonizzarsi".
Per questo, tornando alla Toscana, Mazzetti aggiunge: "La necessità di curare il bosco non può nemmeno tradursi in tagli indiscriminati. Voglio, infatti, fare piena chiarezza sui tagli avvenuti nel territorio e in particolar modo sull’Appennino, tagli che sono andati a crescere soprattutto nell’ultimo anno, anche in ragione di quella ‘leggina’ della Regione Toscana. Quanto prima depositerò un’interrogazione in VIII Commissione in merito perché qualcosa non torna. È chiaro ed evidente che troppi tagli, spesso fatti male, non di rado pure da ditte che venivano da fuori regione invogliate dai minori vincoli, portano a ridurre un polmone verde che, invece, abbiamo il dovere di tramandare e portano ad aggravare il rischio idrogeologico, con conseguenze per tutti. Questa fuga in avanti della Regione è stata inutile oltreché dannosa, un pessimo esempio da non ripetere. Sono certa che il Governo saprà andare nella giusta direzione".

Redazione

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