Un progetto che si prefigge l’obiettivo di contrastare due fenomeni negativi e di grande attualità come il bullismo ed il cyberbullismo, rivolgendosi direttamente ai protagonisti di questi temi ovvero i più giovani. Oltre 200 i ragazzi coinvolti nell’iniziativa.
Il progetto “La parola è vita” è rivolto agli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado degli istituti “A. Caponnetto” e “W. Iozzelli”. L’iniziativa, promossa dal Comune di Monsummano Terme, coinvolgerà 9 classi secondarie per un totale di 200 studenti.
Il percorso è incentrato, nella prima parte, nella condivisione e nell’approfondimento delle tematiche del bullismo, con le autorità nell’incontro che si è svolto oggi, mercoledì 1 febbraio al Teatro Yves Montand di Mosummano Terme, dove i giovani studenti si sono potuti confrontare con la dottoressa Licia Donatella Messina, Prefetto della Provincia di Pistoia; la dottoressa Olimpia Abbate, Questore della Provincia di Pistoia e la dottoressa Lorenza La Spina, Dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica toscana, Polizia Postale e delle comunicazioni. Durante questo incontro, al quale ha fatto gli onori di casa la sindaca di Monsummano Terme Simona De Caro, sono stati esposti ai ragazzi i problemi ed i pericoli del cyberbullismo, del bullismo e di altre forme di violenza. Dopo la prima fase, il gruppo di classe inizierà un lavoro di scrittura di base per realizzare brevi video. Il progetto, sotto la supervisione dell’ideatore Luca Ferrante, dell’Accademia Arte Spettacolo Danza, prevede infatti la realizzazione di alcuni cortometraggi, sul tema del bullismo, dove gli attori saranno gli studenti delle classi medie. Al termine del progetto verrà realizzata una proiezione a maggio al Teatro Yves Montand di Monsummano Terme.
Redazione