Giurlani annuncia che «da ora in avanti ogni offesa, ogni mancanza di rispetto sia alla mia persona che alla carica di legittimo sindaco e quindi dell’istituzione comunale sarà valutata anche per i suoi aspetti diffamatori e comunque lesivi della dignità di tutti, uomini e istituzioni». Insomma, scatteranno le querele. - continua Giurlani- «disposto a fare un consiglio comunale aperto sulla sentenza della Corte dei Conti». Lo ha deciso dopo l’ultimo consiglio comunale. «Ancora una volta sono stato aggredito verbalmente da una opposizione che ormai tenta chiaramente di attaccarmi a livello personale non potendo contrastare una amministrazione comunale che sta facendo in pochi mesi quello che non è stato fatto in interi mandati da chi mi ha preceduto -ha detto il primo cittadino». «Confermo – spiega ancora il sindaco – e ripeto che non ho mai nascosto nulla alla cittadinanza e anche la sentenza della Corte dei Conti non è certamente un fatto nuovo, ma il ramo civilistico-contabile di un processo già celebrato e concluso in sede penale, con la mia assoluzione, quello dei contributi Inps». «Ad ogni modo sono disponibile – ha detto ancora il sindaco – a discutere in un consiglio comunale aperto la questione della sentenza della Corte dei Conti, felice di poter esibire le prove documentali che ho già dichiarato, come il Durc e la rateizzazione dei mancati contributi storici dell’Uncem, che saranno sicuramente valutate nel secondo grado del procedimento civile-amministrativo, a Roma».
Redazione