Capecchi-Fantozzi-Veneri: “Per la prima volta, con il Governo Meloni, l’emergenza cinghiali è stata affronta a livello nazionale. Ungulati che mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti...

Capecchi-Fantozzi-Veneri: “Per la prima volta, con il Governo Meloni, l’emergenza cinghiali è stata affronta a livello nazionale. Ungulati che mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti come dimostrano gli incidenti stradali dalla Lunigiana alla Garfagnana, dalla provincia pistoiese fino al Casentino, alla Maremma ed al mare”

“Raccogliamo l’appello di Coldiretti e lo rilanciamo alla Regione: servono misure urgenti per contenere la popolazione dei cinghiali da tempo fuori controllo. Dalle campagne e dai boschi ormai si sono riversati nei centri abitati e con sempre maggiore frequenza vengono avvistati nelle città, spinti dalla siccità e dall’incuria. Costituiscono un’emergenza per gli agricoltori, che vedono sistematicamente i loro raccolti devastati, e per automobilisti, motociclisti e ciclisti visto che invadono tanto le strade periferiche quanto quelle principali.  Grazie ad un emendamento di Fratelli d’Italia è stata modificata la legge nazionale per consentire agli agricoltori-cacciatori di intervenire contro gli ungulati. Per la prima volta, con il Governo Meloni, l’emergenza cinghiali viene affronta a livello nazionale. Questi animali costituiscono un serio pericolo per l’incolumità delle persone, basti pensare ai continui incidenti che provocano dalla Lunigiana alla Garfagnana, dalla provincia pistoiese fino al Casentino, alla Maremma ed al mare” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione sviluppo rurale, e Gabriele Veneri. La deputata Chiara La Porta ha sottoscritto l’emendamento nazionale di Fdi alla legge 310/2016.
“Nell’emendamento di Fdi, che è stato approvato, è stato previsto che le Regioni potranno provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. Qualora questi metodi si rivelino inefficaci, le regioni, possono autorizzare dei piani di controllo numerico, mediante abbattimento o cattura. E’ stato introdotto il “Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”, che costituisce lo strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell’attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica” sottolineano Capecchi, Fantozzi e Veneri.
“Come Fratelli d’Italia, a livello regionale abbiamo sollevato il problema, legale e assicurativo, della responsabilità diretta della Regione per i danni provocati dagli animali selvatici e che ha fatto lievitare il fondo del contenzioso. Da due anni stiamo segnalando il problema dell’elevatissimo numero di ungulati sul territorio toscano” sottolineano i consiglieri regionali di Fdi.

Redazione

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