Giuliana De Sio e Alessandro Haber

Sabato 23 e Domenica 24 al Teatro Manzoni di Pistoia lo spettacolo La Signora del Martedì con Giuliana De Sio e Alessandro Haber


Non poteva concludersi 
in modo migliore la Stagione di Prosa in abbonamento al Teatro Manzoni di Pistoia che si appresta ad ospitare, sabato 23 (ore 20.45) e domenica 24 marzo (ore 16), lo spettacolo La signora del martedì dal romanzo omonimo di Massimo Carlottouna delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, diretto dal regista napoletano Pierpaolo Sepe ed affidato ad un cast di artisti d’eccezione. In scena Giuliana De Sio, Alessandro Haber e Paolo Sassanellicon Riccardo Festa e Samuele Fragiacomo.

Lo spettacolo, prodotto da Gli Ipocriti / Fondazione Teatro della Toscana, si avvale delle scene della scena di Francesco Ghisu e dei costumi firmati da Katarina Vukcevic.

Un vero ‘noir’, crudo, intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione attraversa tutto lo spettacolo ed accompagna il pubblico fino all’imprevedibile conclusione, lasciandolo senza fiato, per sempre legato a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto. resi veri dalla preziosa regia di Sepe.

Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà (Giuliana De Sio), ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. La signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola. Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto (Riccardo Festa), che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò, è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. L’attore si era innamorato della donna e, travolto dai sentimenti, aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”. Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore – il signor Alfredo (Paolo Sassanelli) – con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”. L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella, le camere erano sempre occupate. Lei si era dedicata con passione ai suoi ospiti e poteva capitare che trascorresse parte della notte con uno di loro. Non per denaro ma, appunto, per passione.Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Maria Belli, giornalista di cronaca senza scrupoli (Alessandro Haber) emerge il passato oscuro della donna. Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla. Bisogna agire in fretta...

In aprile, il Teatro Manzoni ospita l’ultimo evento speciale della stagione, QUALCHE ESTATE FA, protagonista Claudia Gerini e Solis String Quartet in un omaggio alla vita e alla musica di Franco Califano (sabato 13 aprile, ore 20.45).


Redazione

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