Cirano-deve-morire

Un concerto in bilico tra musical e dj set, costumi d’epoca e luci strobo per raccontare la storia d'amore e inganno di Cyrano de Bergerac come non l’avete mai sentita.

Mercoledì 20 dicembre, alle ore 20.45 (e per le scuole il 20 e 21 dicembre, alle ore 10.15) va in scena al Teatro Manzoni di Pistoia Cirano deve morire, liberamente ispirato a Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, regia di Leonardo Manzan, classe ‘92, che nel 2018, a soli 26 anni, si era rivelato tra i giovani talenti alla Biennale Teatro di Venezia proprio con questo spettacolo. Una riscrittura in forma di concerto rap, che aveva vinto il premio come miglior spettacolo alla “Biennale College Teatro – Registi Under 30” con la seguente motivazione, nelle parole di Antonio Latella: “Leonardo Manzan ha avuto il coraggio di esporsi e di rischiare. Ha dimostrato di essere pronto ad attraversare quella linea gialla che delimita la zona di sicurezza per andare in zone anche pericolose, mai rassicuranti e ovvie. Al suo coraggio vogliamo aggiungere la nostra scommessa”. Invitato nuovamente alla Biennale Teatro di Venezia nel 2020, Manzan, ha ricevuto con Glory Wall il premio Migliore spettacolo della Biennale Teatro.

 

Cirano deve morire, presentato nel cartellone de “La Via del Funaro” di Teatri di Pistoia,  è una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand. Uno spettacolo-concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine ’800 in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di inganni e di morte, di fedeltà agli altri e di tradimento di sé stessi, di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È una straordinaria storia di amore e di amicizia uno dei più famosi “triangoli” del teatro moderno, è la storia di due amici e di una donna di cui entrambi si innamorano: sono tre ragazzi proprio come i giovani attori chiamati a interpretarli sulla scena.

Cirano deve morire recupera la forza poetica del testo originale attraverso la poetica rap, scelta necessaria − secondo il regista − non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore.

Lo spettacolo trova dunque la sua espressione nella forma del concerto, con interpreti sempre sul palco e sempre a favore di pubblico. Una scelta estetica precisa che trova il suo fondamento nella natura performativa del protagonista (il primo atto dell’opera di Rostand si apre in un teatro). Lo spettacolo isola il triangolo d’amore dalle vicende collaterali della trama e la affronta retrospettivamente, per far emergere da essa i significati universali. È una resa dei conti tra i tre protagonisti, i due morti e l’unica sopravvissuta, Rossana, che non riesce a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che allo stesso tempo le hanno donato gli unici momenti di felicità, con la forza della fantasia.

Dichiara Leonardo Manzan: “Sarà bene cominciare dal principio, cioè dal titolo. Cirano deve morire è una dichiarazione di intenti e insieme una preghiera che vi rivolgo in forma di esclamazione: dimenticatevi del Cirano così come pensate di conoscerlo”.

Mercoledì 20 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala Soci Coop di Pistoia (viale Adua, 6) l’artista e la Compagnia, introdotti dal critico Alessandro Iachino, incontreranno il pubblico (ingresso libero). L’incontro fa parte del ciclo Il Teatro nel carrello, a cura della Sezione Soci UNICOOP di Pistoia, in collaborazione con Teatri di Pistoia.

Le repliche scolastiche sono riservate alle scuole che aderiscono a “A scuola di Teatro”. Tutte le informazioni su www.teatridispistoia.it

 IL TRAILER > https://www.youtube.com/watch?v=BZJgEOfn37g

La via del Funaro

CIRANO DEVE MORIRE

liberamente ispirato a Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand

di Leonardo Manzan, Rocco Placidi

regia Leonardo Manzan

con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini

musiche originali di Franco Visioli e Alessandro Levrero eseguite dal vivo da Filippo Lilli

luci Simone De Angelis eseguite da Giuseppe Incurvati

scene Giuseppe Stellato

costumi Graziella Pepe

produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro - Registi Under 30

con la direzione artistica di Antonio Latella

produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana

Spettacolo vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018

 

Prezzi: 15 euro intero, 12,00 ridotto (Over65, soci UNICOOP Firenze, possessori Carta Fedeltà Far.com, abbonati alle altre Stagioni Teatri di Pistoia, abbonati Stagione Lamporecchio, allievi Scuola Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci CRAL e Associazioni convenzionate

(l’elenco delle Convenzioni attive è consultabile sul sito www.teatridipistoia.it)

11,00 (Formula “LIBERO”), 8,00 euro (possessori Giovani Card / in collaborazione con UNICOOP Firenze; possessori Carta dello Studente della Toscana)

Le riduzioni non sono cumulabili.

Biglietteria

Corso Gramsci, 125 0573 991609 – 27112 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  • martedì, giovedì ore 16/19
  • mercoledì ore 11/15
  • venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19 
  • (lunedì chiuso)

La Biglietteria sarà aperte anche un’ora prima degli spettacoli presso la sede della rappresentazione.

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È in vendita Libero, UN CARNET DI BIGLIETTI A PREZZO SPECIALE minimo 6 spettacoli di almeno 3 delle 6 diverse programmazioni (ad esclusione degli Eventi Speciali): Prosa, “La Via del Funaro”, Concertistica al Manzoni, Cameristica, Danza e “Ri-belli / Teatro Ragazzi”.

 

Redazione

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