Acceleratore Lineare Radioterapia

Trattamenti oncologici più complessi ed efficaci e la sostituzione della TC completeranno l’aggiornamento tecnologico del reparto

E’ già operativo il nuovo Acceleratore Lineare del San Jacopo: con la nuova apparecchiatura sono già stati eseguiti diversi trattamenti radioterapici per i pazienti affetti da patologia tumorale. Stamattina il direttore del Dipartimento Oncologico aziendale, la dottoressa Luisa Fioretto si è recata nel reparto, diretto dal dottor Marco Stefanacci, insieme al direttore del presidio ospedaliero, la dottoressa Lucilla Di Renzo, per prendere visione della nuova apparecchiatura: acquisito con i finanziamenti del PNRR, il nuovo Acceleratore Lineare è tra i modelli più avanzati, essendo in grado di effettuare trattamenti complessi a elevatissima precisione e allo stesso tempo con un minor rischio di effetti collaterali e complicanze per i pazienti.

L’attività del nuovo Acceleratore Lineare andrà ad affiancare ed integrare quella dell’Acceleratore già in uso che è stato sottoposto ad un aggiornamento tecnologico ed informatico e pertanto i due apparecchi sono praticamente gemelli. 

"La radioterapia di Pistoia -afferma Luisa Fioretto, - nata 30 anni fa grazie all’impegno del Dr. Andrea Chiavacci, si è tenuta al passo con i tempi.  Con questa nuova acquisizione si potenzia ulteriormente l'attività della struttura di Radioterapia dell'ospedale pistoiese: l’attività delle due apparecchiature, identiche, andrà ad integrarsi con i trattamenti chemioterapici, targeted therapy ed immunoterapia, per combattere le diverse patologie tumorali sempre di più con strategie terapeutiche differenti e sinergiche”. La dottoressa si è anche complimentata con gli operatori del reparto per la particolare attenzione che è stata dedicata all'umanizzazione degli spazi con pannelli decorativi sulle pareti dei due locali dedicati alla radioterapia.

Per far posto al nuovo Acceleratore Lineare, nei mesi scorsi, sono stati necessari importanti lavori di adeguamento del secondo bunker in cemento armato: i lavori sono stati coordinati dall’ingegnere Ermes Tesi dall’Area Tecnica per l’istallazione della delicata e sofisticata apparecchiatura, ma il cui peso è di qualche tonnellata. Per metterla in funzione è stato fondamentale il personale della struttura complessa di Fisica Sanitaria, di Pistoia e Prato, di cui è direttore il dottor Luca Bernardi: sono stati proprio gli specialisti della Fisica Sanitaria, dopo aver effettuato tutte le verifiche e le prove necessarie (dalle calibrazioni ai collaudi) ad avviare la macchina. Complessivamente i lavori per mettere in funzione il nuovo acceleratore sono durati circa 5 mesi.

“Per me – ha detto Bernardi- che ero presente anche 30 anni fa è una grande soddisfazione vedere il livello che abbiamo raggiunto oggi, grazie soprattutto all’impegno dei colleghi fisici Angela Vaiano e David Fedele”.

Nei lavori di ristrutturazione del reparto particolare attenzione è stata dedicata all'umanizzazione degli spazi. La natura è il tema scelto per i pannelli decorativi sulle pareti ed i soffitti dei locali dedicati alla radioterapia. La foresta per un bunker, il mare per l’altro, suggestivi elementi di scenario per i numerosi pazienti oncologici che devono eseguire un trattamento radiante.

 

A tal proposito la dottoressa Di Renzo ha ringraziato tutto il personale che ha collaborato, nelle diverse fasi, all’importante implementazione per l’ospedale di Pistoia. “Ognuno a vario titolo e con diversi ruoli, dal nostro personale  fino alle ditte, - ha evidenziato- ha contribuito per dotare il nostro ospedale di un secondo Acceleratore, nell’intento comune di offrire maggiore qualità nelle cure oncologiche nel nostro territorio e non solo”.

Uno sforzo comune da parte di tutto il personale, dunque, ed in particolare, oltre medici, da parte di quello infermieristico diretto dalla dottoressa Mariella Margelli e tecnico diretto dal dottor Matteo Totaro. Più recentemente grazie ad un progetto di prolungamento orario e la stretta collaborazione con altre Strutture dell’Area di Radioterapia Aziendale, diretta dalla dottoressa Silvia Scoccianti, hanno permesso di contenere la lista di attesa in modo significativo.

 

Il dottor Stefanacci ha aggiunto: “dal punto di vista clinico i nostri pazienti possono contare su trattamenti radioterapici sempre più accurati sia per tumori più diffusi e frequenti (mammari, polmonari, addominali e cutanei), ma anche per quelli più rari (come, ad esempio, i tumori encefalici e del  distretto otoiatrico). L’alta dotazione tecnologica dei macchinari ha la straordinaria caratteristica di assicurare un’estrema precisione e di attaccare con la giusta dose di radiazione la zona interessata oltre al monitoraggio continuo della posizione del paziente durante la terapia. L’efficacia dei trattamenti è data  anche dalla disponibilità di una TC dedicata alla radioterapia (in corso di sostituzione) che consente di innalzare la qualità del trattamento”.


Redazione

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