Bosco della Magia: arriva il piano di gestione

Durerà 5 anni e riguarderà circa 50 ettari di terreno. Manutenzione, valorizzazione, recupero e arricchimento della biodiversità.

Il Piano, che avrà durata di cinque anni e riguarda un superficie di circa 50 ettari di cui 37 boscati e 11 di aree agricole, prevede un articolato intervento di gestione nel quale, a fianco di azioni volte alla valorizzazione, recupero e arricchimento degli importanti elementi di biodiversità presenti, sono previsti interventi di manutenzione e sistemazione della viabilità, monitoraggio delle eventuali fitopatie presenti, controllo della vegetazione invadente, salvaguardia dagli incendi boschivi, adattamento ai cambiamenti climatici.

Il costo totale intervento è pari a 470.000 (iva inclusa) suddivisi in cinque annualità dal 2023 al 2027.
Il Piano è stato redatto dal Dott. Lorenzo Vagaggini - Studio associato STAR Servizi Territorio Ambienti Rurali - con sede a Pistoia, che lo ha presentato al pubblico nella Scuderie della Villa Medicea La Magia insieme al Sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, all’Assessore ai Lavori Pubblici Patrizio Mearelli e al dirigente del Servizio Lavori Pubblici architetto Alessandro Bertaccini.

Abbiamo molto chiaro quanto sia importante per i cittadini quarratini che questo polmone verde, ha dichiarato il Sindaco Romiti, sia mantenuto, curato e migliorato, visto la grandissima fruizione che viene fatta di quest’area dai nostri concittadini, di tutte le età. Ricordo che il progetto prevede anche la tutela della biodiversità del bosco e la messa in sicurezza di alberi e piante vicino ai sentieri percorsi a piedi o in piedi. Un intervento importante interamente finanziato dal Comune di Quarrata, per il quale devo ringraziare il grande lavoro fatto dagli uffici comunali di competenza”.

Il progetto prevede delle direttrici progettuali, come ad esempio diminuire il rischio di propagazione di incendi, intervenendo lungo la viabilità ed i sentieri; interventi di “manutenzione del bosco” in relazione al suo uso pubblico, quali potature, tagli fitosanitari e riduzione del rischio; garantire la fruibilità pubblica del bosco attraverso la manutenzione della rete viaria e sentieristica esistente, delle dotazioni ad esse afferenti, nonché il ripristino dell’area umida già presente; delle azioni selvicolturali, come ad esempio potature, diradamenti dal basso, controllo e limitazione degli arbusti, sottopiantagione e rimboschimento, realizzazione fasce boscate a minore infiammabilità, e infine delle opere di miglioramento, quali manutenzione sentieristica e viabilità, ripristino staccionate e attraversamenti in legno, ripristino dell’area umida “paduletta”, gestione delle aree agricole esterne al bosco mediante sfalci, potature, tutela delle siepi e piante arboree camporili isolate o a gruppi, manutenzione area a parcheggio, cartellonistica e segnaletica.

Le scelte gestionali tengono presente la duplice natura dell’area in esame: da una parte, sito di interesse naturalistico rappresentato da un singolare popolamento forestale originatosi dall’antica destinazione venatoria di pertinenza della Villa; dall’altra la funzione che attualmente assolve in termini di libera fruizione ricreativa sia per la percezione paesaggistica e di forte riconoscimento identitario della comunità.

Gli interventi saranno realizzati anche con l’ausilio di macchine forestali specificamente progettate per l’uso forestale ed aumentare la sicurezza degli operatori. La meccanizzazione ha il pregio anche di diminuire al massimo il tempo di permanenza del cantiere, lasciando il prima possibile la zona alla quiete dell’ambiente forestale.

Redazione

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