Il Consigliere Marco Niccolai sottolinea il ruolo del Ministero della Salute e l'importanza di agire nel rispetto della legge.
Nelle ultime ore, il Consigliere Marco Niccolai ha deciso di rispondere pubblicamente alle critiche mosse dalla lista "Pescia cambia" riguardo alla questione del punto nascita nell'ospedale della Valdinievole. Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Niccolai ha espresso il suo punto di vista in merito all'accusa di "non prevedere la riapertura del punto nascita".
Niccolai ha innanzitutto sottolineato di non seguire con attenzione le continue invettive del gruppo politico che in passato era convinto di vincere le elezioni amministrative a Pescia, ma che si trova ora all'opposizione. Il Consigliere ha preferito dedicarsi a questioni serie anziché a polemiche, evidenziando che la volontà dei cittadini si è espressa attraverso il voto.
Riguardo alle critiche mosse dal gruppo "Pescia cambia" nei suoi confronti, Niccolai ha sottolineato che questi sembrano ancora non accettare il radicale rinnovamento del PD a Pescia. Questo rinnovamento ha portato alla nascita di una nuova classe dirigente, inclusa l'alleanza civica guidata da Riccardo Franchi, che ha azzerato le aspettative della lista oppositrice.
Niccolai ha chiarito che il suo ruolo come Consigliere non è motivato dalla ricerca di apprezzamenti da parte di certi gruppi politici, ma dalla volontà di lavorare per il bene della comunità. Ha affrontato direttamente le accuse riguardo al punto nascita, sottolineando che la Regione Toscana ha richiesto una deroga al Ministero della Salute nel giugno 2022 per consentire l'attività di assistenza al parto nei punti nascita con meno di 500 parti all'anno.
Ha fatto notare che solo il Ministero della Salute può determinare la chiusura del punto nascita, basandosi sulla deroga richiesta dalla Regione. L'attività è quindi sospesa in attesa delle valutazioni ministeriali, che sono in ritardo di 9 mesi rispetto ai tempi previsti dalla normativa.
Niccolai ha rilevato l'irresponsabile cinismo di chi strumentalizza una questione così delicata per fini politici, rendendo la salute e la sicurezza dei cittadini oggetto di uno spettacolo avvilente. Ha invitato la lista "Pescia cambia" a chiedere al centrodestra perché il Governo Meloni non mette in discussione il limite minimo di 500 parti/anno per il funzionamento dei punti nascita.
In conclusione, Niccolai ha sottolineato l'importanza di non strumentalizzare temi legati alla vita e alla salute delle persone per fini politici. Ha espresso la sua fiducia nella responsabilità dei cittadini nel comprendere l'importanza di rispettare le leggi che tutelano mamme, bambini e operatori sanitari. Ha infine ribadito che la politica deve servire la comunità, non sfruttarla, e che agire in modo consapevole è l'unico modo per ottenere il rispetto e l'apprezzamento dei cittadini.
Redazione