E' stato siglato l’accordo tra Azienda Sanitaria e pediatri di famiglia che riguarda: prevenzione, percorsi assistenziali, miglioramento della promozione dell’offerta vaccinale ed appropriatezza. Uno dei punti riguarda la vaccinazione, che grazie alla collaborazione dei pediatri, può essere effettuata direttamente nell’ambulatorio del proprio medico.

Il documento, con validità triennale, valorizza ancor più il ruolo del pediatra, che avrà, oltre ai compiti di diagnosi e cura e di prevenzione e promozione della salute, un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nell’erogazione delle vaccinazioni.
L’accordo si sviluppa individuando cinque obiettivi principali:
• Vaccinare almeno il 95% degli assistiti nella fascia di età da zero a sei anni 
• Coinvolgimento negli incontri condotti insieme all’Azienda Sanitaria su vaccinazioni ed appropriatezza prescrittiva
• Appropriatezza farmaceutica in particolare per l’utilizzo di antibiotici e farmaci respiratori
• Miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva relativa alla specialistica territoriale
• Screening obesità e sovrappeso 
L'accordo pone le premesse per raggiungere un miglioramento significativo dell’appropriatezza, in modo da intercettare i bisogni di salute e trattarli in maniera adeguata, sulla base di protocolli e linee guida comuni.
In totale sono 201 i pediatri dell’Azienda Sanitaria Toscana (102 nell’area fiorentina, 34 nell’area pratese, 36 nell’area pistoiese e 29 in quella empolese) e per quanto riguarda le vaccinazioni 122 pediatri di famiglia hanno aderito all’accordo (il 60,7%). Sono 66 nel territorio della ex Usl 10 di Firenze (65%), 19  nell’ex Usl 4 di Prato (56%), 9 nell’ex Usl 3 di Pistoia (25%) e 28 nell’ex Usl 11 di Empoli (97%).
“L’accordo aziendale, spiega Daniele Romeo direttore struttura Convenzioni pediatri di famiglia e specialisti ambulatoriali dell’Azienda Sanitaria, recepisce gli accordi stipulati a livello regionale ed il Piano regionale della prevenzione vaccinale. In  particolare pone l’attenzione sul ruolo del pediatra per quanto riguarda la capacità di intercettare e promuovere la vaccinazione e l’appropriatezza dei percorsi assistenziali dedicati ai propri assistiti. Il pediatra informa, promuove ed acquisisce il consenso informato dei genitori alla vaccinazione. Con queste premesse, l’adesione alla vaccinazione non potrà che aumentare".
“Il documento, afferma il dottor Valdo Flori – segretario provinciale Fimp (Federazione italiana medici pediatri), rappresenta per la pediatria di famiglia un’ulteriore sfida al miglioramento delle buone pratiche cliniche per l’ampliamento dell’offerta vaccinale, la riduzione del consumo degli antibiotici e la promozione dei corretti stili di vita per contrastare l’obesità che sempre più coinvolge l’età pediatrica”.

Redazione

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