E' arrivata in redazione la lettera di protesta del Circalo Arci di Vellano e la pubblichiamo interamente.
Egregi signori
rimane davvero difficile, quasi impossibile, trovare le parole adeguate per descrivere l'attuale stato di abbandono e di incuria nel quale versano le strade provinciali nelle vallate pesciatine, così come rimane
incomprensibile l'atteggiamento della Provincia che, ormai alla vigilia di ferragosto, non ha provveduto almeno al taglio dell'erba, dei rovi e dei rami che ostruiscono gran parte della carreggiata stradale. La
vegetazione che costeggia le strade impedisce, di fatto, anche la visibilità della cartellonistica e dei mezzi che provengono in senso opposto, offrendo una situazione di costante pericolo dovuta anche al fatto che
molti animali selvatici finiscono sull'asfalto senza rendersene conto. Che dire poi delle buche innumerevoli negli interi tratti stradali, dei muri distrutti, dei paracarri abbattuti, dei fossetti per lo
sgrondo delle acque piovani pieni di detriti, con la consequente trasformazione delle strade stesse in torrenti in caso di pioggia oppure degli alberi che costeggiano la strada che aspettano di essere potati da
una ventina di anni, con rami talmente bassi che costringono i camion al transito nel centro della carreggiata.
Tutto questo degrado, questa trascuratezza, finisce per incidere in maniera determinante anche sui flussi turistici con innegabili ricadute negative per tutti coloro che, agriturismi, ristoranti, negozi e altre attività,
hanno deciso, eroicamente, di rimanere sul territorio. Rimane difficile capire come mai si sia previsto un taglio dell'erba a settembre (?) e non sia stato effettuato invece a luglio: quale ne sia la motivazione ed il risparmio e quale la strategia che accompagna queste scelte per tutti incomprensibili. Ed ancora: dove finiscono i soldi dei danni causati da incidenti stradali, pagati dalle assicurazioni: come mai non vengono riparati i muri e ripristinata la cartellonistica incidentati?
Come mai mentre a livello nazionale si incentiva l'uso della bicicletta, la provincia di Pistoia chiude interi tratti di strada all'utilizzo di questo mezzo ed invece di adempiere ai suoi doveri istituzionali mantenendo
le strade a dei livelli accettabili, preferisce limitare la libertà dei cittadini?
Ed infine, perchè tutti gli anni, in questo periodo, ormai da molti anni, questo problema si ripresenta in tutta la sua gravità ed impatto sociale: non è davvero possibile prevedere in tempo utile i lavori
indispensabili e programmarli visto che sono anche costanti e ripetitivi? Cosa lo impedisce?
Interpretando il pensiero di tutti gli abitanti della montagna pesciatina, ci rivolgiamo con questa nostra lettera, oltre che al Presidente della Provincia, anche al Prefetto ed al Sindaco di Pescia affinchè
verifichino le reali condizioni di pericolo della viabilità sulle strade provinciali predisponendo, con la massima urgenza, gli interventi necessari atti a scongiurare la possibilità di pericolosi incidenti e a rendere
dignità e rispetto agli abitanti della zona .
Distinti saluti
Il Presidente
Sandro Maltagliatti a nome dell'intero circolo ARCI di Vellano
In allegato trasmettiamo alcune foto di quanto sopra esposto.