Poteva essere più caustica la parafrasi del film di Jonathan Demme, ma anche un titolo soft...
Poteva essere più caustica la parafrasi del film di Jonathan Demme, ma anche un titolo soft contribuisce a rendere l’idea. Oreste Giurlani è in pista. Non è una notizia, in quanto il tutto è figlio di una gestazione di nove mesi, scandita da passaggi liturgici scontati, quali le firme “spontanee” dirette all’Uomo della Provvidenza. Dunque, è un competitor, e può essere criticato, al netto della vicenda giudiziaria. L’uomo ha il talento dell’imbonitore, e lo sfrutta in modo cinico, spargendo disinformazione,capovolgendo anzi il paradigma trasversale del “farò, e trasformandolo in “ho fatto”. Penose alcune esternazioni, affidate a poco esperti turibolari, che letteralmente “danno i numeri” (sbagliati of course). Ma a stuzzicarmi, è l’ultima boutade, che sospetto sia però la prima di una serie infinita. “Ho reso l’ex Mercato alla Città, che rinascerà come piazza dei bambini”. E per rendere più credibile la cosa, si profonde in ringraziamenti verso la Fondazione Caripit, e assicura che 1.600.000 euro, sono lì, già pelati e fritti per la bisogna. In realtà, quando era Sindaco, voleva usare il contributo della Fondazione per chiudere il contenzioso che Lui stesso aveva fatto lievitare in 3 anni con CMSA che immagino stia solo aspettando un nuovo sindaco per partire con l’azione legale. La Fondazione ha detto NO, non finanzia transazioni, ma cofinanzia opere pubbliche. E paga per stati di avanzamento lavori, cui il Comune deve contribuire con i propri, oggi inesistenti mezzi. E Oreste voleva utilizzare 440.000 +Iva di quei soldi per chiudere il vecchio. E non aveva un centesimo nelle casse Comunali per fare questo. Come non ha il milione e seicentomila euro. Perchè un conto è scrivere qualcosa nel Piano Triennale degli Investimenti, altra cosa è avere la copertura finanziaria. Somme che servirebbero in ipotesi per il consolidamento statico della struttura, nell’ambito di un masterplan dell’importo di ben 4.500.000, che allo stato della realtà finanziaria del nostro Comune, equivalgono a scalare l’Everest a mani nude. Insomma, una Bugia? Chiamiamole per rispetto “esagerazione”da parte di chi aveva promesso la struttura (gratis) a Rioni ed Associazioni, ed ora si scopre la vena del Puericultore. Ma tace il Pd, che queste cose le sa e benissimo, tanto che in Consiglio Comunale, non approvando per autotutela questa scombinata operazione, si rifugiò in una delibera di Indirizzo che scaricava sulla Giunta, e quindi sul Sindaco, la responsabilità amministrativa, politica e giuridica degli atti conseguenti.Vero, il Pd è in grave affanno sulla ricerca del Candidato, è in preda a fibrillazioni interne, è in crisi di fisionomia politica.Ma ha organi direttivi, gli stessi che formularono un plebiscito per Marco della Felice. E’ ancora il primo partito di Pescia, ed è andato, contro previsione, ben 6 punti percentuali sopra la media nazionale del voto del 4 Marzo.Forse anche altri tacciono, in base alla leggenda metropolitana secondo cui ognuno si sforza di ritenere che i voti del Giurlani saranno strappati solo all’avversario. Balle. Oreste fa la sua corsa, con l’unica strategia che gli è consentita, ovvero quella del Pifferaio di Hamelin. Ma questa discutibile convinzione non solleva il Pd dall’obbligo di pronunciarsi, per un fatto di dignità e di rispetto di quanti, e sono tanti, lo hanno votato.Loro hanno portato Giurlani, loro lo hanno supportato e forse sopportato.Ma non possono sperare nell’oblio e presentarsi lindi e imborotalcati come il culetto di un neonato. Perchè ciò che loro vorrebbero fosse dimenticato, è invece ciò che la gente più tenacemente ricorda. E se il silenzio dovesse proseguire, l’Indolenza potrebbe non bastare come giustificazione…