L’evidenza dell'anomalia risiede come ovvio nella presenza della candidatura Giurlani
Affatto irrituale, e debordante rispetto ai consueti paradigmi, è la campagna elettorale al termine della quale si voterà per la conclusione dello iato di democrazia sospesa costituita dal lungo Commissriamento. L’evidenza dell'anomalia risiede come ovvio nella presenza della candidatura Giurlani, che per quanto non contra legem,non poteva che diventare il leit motiv, prima a livello subliminale, e poi conclamato della kermesse. Lo stesso ex Sindaco, forse allo scopo di esorcizzare la vicenda che lo coinvolge, ha fatto più volte ad essa riferimento, anche talora in modo goffo ed autolesionista. Fatale che il rush finale finisse anche se in modo surrettizio, per mettere in secondo piano i programmi, per convergere sui molti aspetti che formalmente pruriginosi, diventano, anche in prospettiva post elettorale assolutamente sostanziali.
L’acuzie si tocca con il documento firmato da 6 competitors di Giurlani,sintetizzabile nella richiesta al Commissario di far costituire il Comune come parte civile. Alcuni hanno etichettato il gesto come inelegante, altri lo hanno interpretato come un moto di timore verso l’attivismo frenetico dell’ex Sindaco. Io preferisco intenderlo come una aspirazione di autotutela, da esercitarsi tramite quello che a me pare un atto dovuto. La stessa Giunta Giurlani nel suo percorso ha almeno due volte esercitato questo diritto. Lo stesso dicasi per Amministrazioni precedenti. Questa volta, anomalia nell’anomalia, dal palazzo del Vicario è giunto solo un ostinato silenzio. In data 24 Aprile scorso infatti il Gup notificava al Comune la condizione di parte offesa. E la missiva dei 6 Candidati è datata 28 maggio. Trentaquattro giorni non bastevoli per una determinazione in merito?
La sensazione corrente è che questa patata sia ritenuta bollente, cosa della quale non si riesce, alla luce di quanto sappiamo a capire la ratio. La costituzione in giudizio è infatti condizione necessaria per poter, in caso di condanna avanzare richieste di ristoro di danni, sia materiali che immateriali, come nel caso di un evidente danno di immagine alla città, evitando quindi l’ipotesi per chi amministra del temuto danno erariale. Credo però che una specie di scaricabarile stia procedendo sul filo delle interpretazioni. Non sto ovviamente giocando al “giurista fai da te”, ma mi sforzo di attingere al comune buonsenso. Due sono le correnti di pensiero che circolano: la più diffusa è quella che sostiene la necessità della costituzione prima del 6 Giugno,data dell’udienza preliminare. L’altra, più “domestica” se non addomesticata, è quella che filtra dagli androni del Palazzo, essendo acclarato come la costituzione sia possibile anche dopo l’udienza preliminare, purchè prima dell’iniziale udienza dibattimentale dell’eventuale processo.
Mi chiedo però: se il Gup invia la notifica di parte lesa prima dell’udienza preliminare,un motivo ci sarà .Forse in quell’occasione si potrebbero raccogliere elementi ed ascoltare eccezioni che consentirebbero al Comune ad esempio di ottimizzare la propria azione di autotutela. E poi aspettare i mesi che intercorrerebbero di sicuro tra i due eventi, significherebbe demandare la scelta al prossimo Sindaco. E se la costituzione immediata evocherebbe fin da subito una per ora teorica incompatibilità tra il ruolo di imputato e rappresentante legale dell’Ente, lascio a voi giudicare quale colossale ed imbarazzante conflitto di interessi verrebbe a crearsi nel caso un ipotetico Sindaco dovesse costituirsi contro se stesso. Insomma, se lo scopo di questo tentennamento è “pilatesco”, e dilatorio visto l’imminenza delle lezioni, non posso che rimarcare come altri provvedimenti, non altrettanto urgenti, siano stati adottati, senza tener conto di questa prossima scadenza.
Marino Angeli