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Dopo aver ospitato il terzo “Destination Wedding Planners Congress” a Firenze lo scorso aprile, dall'11 al 13, l'assessore al turismo Ciuoffo aveva reso noto l'intenzione di candidare la città a capitale del turismo legato ai matrimoni. In generale sempre più italiani e stranieri preferiscono andare in vacanza in Toscana come ha rivelato una recente analisi di Confesercenti Toscana.

300x250-fiorifiori-wedding.gifQuella dello scorso aprile è stata un'occasione per far conoscere agli wedding planners di tutto il mondo le eccellenze del territorio toscano, l'ospitalità e la completa offerta turistica regionale. «ll turismo wedding - aveva affermato per l'occasione Ciuoffo - è un asset strategico della nostra offerta turistica. Già adesso è in grado di generare oltre 107 milioni di fatturato annuo, ma è un settore che può diventare ancora più importante e confermo l'impegno dell''amministrazione regionale per sostenerne la crescita». Il “Destination Wedding Planners Congress” era arrivato in Toscana dopo aver fatto tappa, nelle prime due edizioni, in Grecia e alle isole Mauritius. Con oltre tremila incontri, avevano partecipato a Firenze 150 operatori internazionali, provenienti da 50 paesi. Firenze si era aggiudicata l'evento "battendo" altre 7 location tra Middle East, Asia e Europa grazie al progetto realizzato dal “Convention & Visitors Bureau” di Firenze partner, peraltro, anche del progetto “Wedding in Tuscany”, sviluppato dall'Agenzia Toscana Promozione Turistica per cogliere le opportunità di un settore turistico in continuo sviluppo. 
Nel 2015 la Toscana è risultata al primo posto in Italia come destinazione wedding. Regno Unito e USA i mercati da dove proviene, complessivamente, oltre il 50% dei futuri sposi che scelgono il territorio toscano per dire il fatidico sì. Ville e agriturismi le location preferite, seguite da castelli e hotel di lusso.
Anche quest'anno i dati si confermano positivi e incoraggianti per la candidatura di Firenze a capitale del turismo wedding. La situazione geopolitica internazionale che sconsiglia le altre mete del mediterraneo, fa percepire l'Italia come meta più sicura, mentre la Toscana viene identificata come «destinazione di qualità».  
 
Redazione

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