Monte Cimone e Gomito imbiancati e c’è subito euforia per la stagione sciistica ferma ormai da due anni. Preoccupazione sui forti aumenti di prezzo di materie prime, energia e beni di consumo che ridurranno la possibilità di spesa dei consumatori da una parte e sull’offerta sciistica dall’altra.

Con la prima neve sulle cime si comincia a parlare dell'apertura della stagione sciistica 2021/22. Rolando Galli, presidente della Società Abetone Funivie annuncia: «Apriremo appena possibile con la neve naturale, se il meteo ci aiuta, altrimenti con quella artificiale, sperando che ci siano le condizioni per spararla». Sulle piste dell'Abetone sono state sostituiti pali e reti e sono state migliorate. Come afferma Galli «quest’anno le piste saranno ancora più sicure ed entusiasmanti. Abbiamo anche comprato tre nuovi battipista. Alla fiera Skipass di Modena, inoltre, abbiamo presentato il programma e offerto gli stessi prezzi dello scorso anno. L’inverno passato ha dimostrato che la neve, nonostante i cambiamenti climatici, esiste ancora e auspico che questa volta ci dia una mano a recuperare le perdite di questi due anni di fermo».
Anche Giampiero Danti, direttore tecnico indicato a suo tempo da Zeno Colò è ottimista sull'apertura entro fine mese: «Sulle Alpi è nevicato anche a quote abbastanza basse, aspettiamo che la neve arrivi copiosa anche da noi, appena la temperatura lo consentirà inizieremo a fare con i cannoni quella che manca. Manutenzioni e collaudi sono già stati effettuati come richiesto dall’autorità competente. Sono molto ottimista, non potrebbe essere diversamente perché questa è l’ultima spiaggia. Se andrà male quest’anno dovremo chiudere».
Per i prezzi della stagione ancora nessuna anticipazione. E' Danti infatti a dire: «Aspettiamo di capire quanto incideranno gli aumenti di gasolio e corrente elettrica ma saranno aumenti molto contenuti. Negli ultimi 15 anni abbiamo investito oltre 37 milioni di euro, di cui 300mila nel ricambio delle reti fatto in questi giorni. Il nostro è un servizio necessario a tenere in vita la montagna, non soltanto un’attività imprenditoriale».
Anche Andrea Formento dalla Val di Luce è impaziente che la stagione inizi: «Sulle Alpi sta già nevicando, non ci resta che aspettare che la neve arrivi anche da noi. Aspettiamo anche di sapere quali saranno esattamente le norme ma eravamo già pronti lo scorso inverno e, forti dell’esperienza acquisita, siamo pronti a riaprire con un’offerta di tutto rispetto. Le piste e gli impianti sono a posto, i collaudi in corso e mancano solo pochi ritocchi. Dal 15 novembre siamo pronti a riaprire per il piacere degli appassionati della neve. Qualche preoccupazione c’è per la liquidazione dei ristori, perché non sono ancora chiari né i criteri della rendicontazione, né quando saranno liquidati».
Anche alla Doganaccia tutto è pronto per far ripartire gli impianti: «Il paesaggio è stato imbiancato – afferma Marco Ceccarelli dal comprensorio cutiglianese – noi siamo pronti a dare il via agli impianti avendo già pubblicato on line il listino prezzi della prossima stagione, peraltro comprensivi di assicurazione. I danni provocati dalle precipitazioni del gennaio scorso sono stati riparati e mancano solo le condizioni meteo, i cannoni sparaneve sono stati posizionati, basta che la temperatura scenda fino a darci la possibilità di utilizzarli e si può iniziare la stagione dello sci. Dalla Regione, che ringrazio, è arrivata la certezza di 20mila euro di ristori, quindi siamo pronti e fiduciosi».

Redazione

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