Apam traccia un nerissimo bilancio e chiede ristori alle imprese. «Per il 2022 mancano le prenotazioni». «Turismo disastroso pure nel 2021».
Tra gennaio e settembre 2021 le presenze negli alberghi montecatinesi sono calate di oltre il 70% in confronto al 2019. Lo indica Apam Federalberghi con un comunicato a firma del presidente Carlo Bartolini. «La situazione del settore alberghiero – scrive – non è così rosea come potrebbe apparire da una non approfondita lettura delle statistiche. Se da una parte si sono infatti apparentemente registrate ottime performance sugli arrivi e le presenze nei primi 9 mesi del 2021, dall’altra il confronto è stato fatto col 2020, anno in cui il turismo si era fermo. Federalberghi Apam mette invece a confronto gennaio-settembre 2021 con lo stesso periodo del 2019, ovvero l’epoca pre-pandemia e la città ne esce chiaramente con le ossa rotte, tanto che viene calcolata una perdita del 70,56% delle presenze (in totale 937.732) e di un minore ricavo per il settore alberghiero stimato in circa 28,7 milioni di euro».
«Impietosa – continua Bartolini – la comparazione 2021 su 2019 dei dati mese per mese: a gennaio le presenze totali (tra italiani e stranieri) sono calate del 77%; a febbraio del 74%; a marzo -91%; ad aprile -96%; a maggio -92% (ricordiamo che aprile e maggio con la Pasqua, i ponti di Primavera e le gite scolastiche erano, fino a due anni fa, mesi decisivi per tante strutture legate al cosiddetto turismo dei gruppi su gomma); a giugno -84%; a luglio -63%; ad agosto -18%; a settembre (il mese tradizionalmente dedicato al turismo termale) -53%. In questo contesto preme sottolineare anche come il segno meno caratterizzi tutte le voci mensili (riferite sia agli arrivi sia alle presenze), laddove qualche “più” appare solo per il turismo dall’Italia nei mesi estivi (luglio-settembre)».
«Questi numeri – commenta il presidente di Federalberghi Apam – confermano quanto stiamo dicendo da tempo: il mercato del turismo a Montecatini (così come quello delle città d’arte) continua a essere disastroso. Pur non avendo ancora le statistiche ufficiali, possiamo affermare che abbiamo appena vissuto un Natale turisticamente triste, un Capodanno estremamente problematico, una Epifania praticamente nulla. Per l’immediato futuro non registriamo significative prenotazioni». «I dati complessivi dimostrano purtroppo – conclude Bartolini - che siamo ancora in una situazione pesantemente colpita dalle conseguenze del Covid, diversamente da altre località turistiche ed è per questo necessario continuare con il sostegno economico e finanziario alle nostre imprese del turismo. Occorrono pertanto ulteriori ristori sotto forma di contributi a fondo perduto e una moratoria dei mutui e dei finanziamenti in essere».
Redazione