Pescia Cambia critica duramente la giunta Franchi per abbandono del territorio, aumenti di tasse e progetti dimenticati. Accuse sulla gestione dei conti e mancanza di nuovi investimenti
Secondo Pescia Cambia, la giunta Franchi avrebbe lasciato il territorio abbandonato come mai prima d'ora, con una città sporca, frazioni dimenticate e interventi sociali praticamente azzerati. Inoltre, il gruppo sottolinea l'assenza di nuovi progetti significativi. Al contrario, sono stati introdotti numerosi aumenti di tasse e tributi: una nuova tassa sui passi carrabili, una nuova tassa di soggiorno, una tassa sui defunti e l'aumento di tutte le tariffe scolastiche. La giunta continua a ripetere che non ci sono soldi e che il Comune rischiava il default. Tuttavia, la Corte dei Conti ha recentemente confermato l'uscita del Comune dal piano decennale di rientro, indicando che i conti sono in regola. Il giorno successivo, però, si parla nuovamente di rischio default, sollevando dubbi sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Pescia Cambia ha anche affrontato la questione dei debiti fuori bilancio, sottolineando che i 138.000 euro erano già previsti nel bilancio e che, anzi, ci sarà un risparmio. Inoltre, il gruppo ha evidenziato che la richiesta di circa 6 milioni di euro da parte della Pepar è stata quasi azzerata dal Tribunale, il che dovrebbe portare all'annullamento della convenzione e al ritorno in possesso dei parcheggi, con i relativi danni per le inadempienze della Pepar. Il gruppo ha anche criticato la gestione degli investimenti, notando che sono stati trovati circa 2 milioni di nuovi investimenti, di cui 500.000 euro dalla Spes e 1.050.000 euro per la riqualificazione del ponte di Macchie di San Piero. Tuttavia, Pescia Cambia ha sottolineato che Veralia, il maggior interessato, ha contribuito con soli 250.000 euro. Infine, Pescia Cambia ha accusato la giunta di non parlare degli investimenti in corso finanziati dalla precedente amministrazione Giurlani: lo stadio, il ponte del Marchi, piazza Mazzini, marciapiedi e piazze a Collodi, il nuovo asilo nido al Cardino, strade e guardrail in montagna, interventi di difesa idraulica-forestale a Medicina/Aramo, il secondo lotto del museo civico e la variante urbanistica. Secondo il gruppo, questi progetti sono stati dimenticati e chiusi in un cassetto in segreteria.
Redazione