PRATO - Economia, lavoro, sanità e immigrazione. Questi i nodi principali del programma della candidata Lega al consiglio della Regione Toscana Patrizia Ovattoni.

Il tema principale per la candidata Lega nel collegio pratese è senza dubbio il lavoro. «In questo particolare momento storico le priorità sono il lavoro, il rilancio dell’industria e delle imprese. Molte aziende nel nostro territorio rischiano di chiudere e i numeri sono drammatici. La filiera del tessile ha registrato un crollo del fatturato di oltre 700 milioni di euro, si prospetta una diminuzione del Pil pratese tra il 12 e il 13%, il tasso di disoccupazione è invece in aumento del 2,5% a causa di fallimenti e chiusure di ditte e imprese. Per questo è necessario salvaguardare le piccole attività, spesso a gestione familiare, snellendo nettamente la burocrazia per le imprese».

Un rilancio del tessuto economico della città che dovrà vedere anche il pieno rispetto delle regole da parte di tutti. «Questo significa lotta la caporalato, alla concorrenza sleale, all'abusivismo. Per questo è necessario l'incremento di controlli interforze per portare alla luce il lavoro sommerso, affinché anche le imprese orientali siano in regola e paghino le tasse come tutti».

Un altro punto dolente è infatti quello degli scarti tessili. «La sinistra ha dimostrato di non sapere come risolvere il problema, mentre il nostro territorio è pronto alla circolarità tessile da oltre 150 anni e continua a fare innovazione e ricerca. Ora servono normative adeguate per favorire il recupero degli scarti tessili e degli abiti usati classificati come rifiuti per trasformarli in risorse, perciò è importante snellire le procedure per incentivare l’economia circolare, un'eccellenza tutta pratese».

E poi l'immigrazione sul territorio. «L'accoglienza incontrollata promossa dal governo toscano ha solo prodotto uno sperpero di soldi pubblici senza raggiungere una reale integrazione – afferma Ovattoni -. E' l'ora di rivedere questa gestione scellerata e accogliere solo chi ha veramente diritto».

Fondamentale anche il nodo sanità. «A Prato le liste di attesa sono lunghissime e questo non è più accettabile. La macchina amministrativa della sanità è pesante, lenta e ha dei costi esorbitanti, per questo è certamente da rivedere. Servono invece presidi sanitari nei territori periferici e promuovere un sistema sanitario che riporti al centro le professionalità mediche, che sono la vera eccellenza del nostro sistema sanitario, come ampiamente dimostrato durante l'emergenza Coronavirus», conclude Ovattoni.

Classe 1962, gestisce con una socia un’agenzia di moda e pubblicità, consigliera comunale a Prato e Capogruppo Lega. Patrizia Ovattoni lancia la sfida verso il consiglio regionale per ascoltare con attenzione le criticità del territorio e proporre soluzioni concrete. «Il cittadino chiede fatti e vuole soluzioni ai propri problemi e io ci sono, con coraggio e visione».

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