L'intervista a Roberto Fambrini, attuale assessore al bilancio, su Lorenzini e Mefit, e più in generale su di una mancanza di vison rispetto agli indirizzi del comune di Pescia.
Mi dice Roberto come vede la questione Lorenzini ??
La situazione del Liceo Lorenzini a mio avviso avrebbe dovuto suggerire a tutti gli attori istituzionali la scelta di un profilo basso, pancia a terra, una elevata velocità di progettualità e di esecuzione degli stessi ed evitare polemiche personali e/o strumentalizzazioni politiche.
Qualcuno imputa al Comune di Pescia un’assenza di progettualità da cui sarebbe derivata l’attuale situazione. Cosa ne pensa?
Orbene la cosiddetta progettualità non si crea in un anno od in una legislatura amministrativa, ma deve essere frutto di un lavoro ed un impegno che si protende per anni. Dal 1975 ad oggi, quarantasette anni per l’esattezza, le amministrazioni di destra o comunque non di sinistra, hanno tentato di governare Pescia per complessivi 10 anni, e più precisamente dal 1980 al 1983 (Amministrazione Corradini), dal 2001 al 2003 (Amministrazione Fambrini) dal 2009 al 2014 (Giunta Marchi),gli altri trentasette sono stati gestiti da giunte di sinistra. Senz’altro qualcuno vorrà espungere l’attuale amministrazione iniziata nel 2018 dal novero delle giunta di sinistra per qualificarla civica, ebbene la situazione non cambia perchè il risultato è sempre di 30 anni. In questi 47 anni sono stati approvati ed entrati in vigore solo due pianificazioni del territorio, la terza entrerà in vigore alla fine del corrente mese.
E’ mancata quindi una vison e una conseguente capacità progettuale??
L’ultima pianificazione di insediamenti produttivi risale ad oltre trent'anni fa. La Biennale del Fiore è stata interrotta nel 2004 (ultima edizione) durante un’amministrazione di sinistra. La liquidazione dell’Ente di Gestione del Nuovo Mercato dei Fiori è avvenuta nel 2005 ed è durata oltre dieci anni prima che si provvedesse ad una nuova forma di gestione.
Insomma ritroviamo quindi questa mancanza su tutte le problematiche di breve periodo?
I problemi strutturali del Nuovo Mercato dei Fiori erano ben conosciuti dalla Regione Toscana, dato che aveva provveduto a prenderlo in carico dal Ministero delle Politiche Agricole senza alcun previo accordo con il Comune di Pescia, ma nemmeno la Provincia di Pistoia, che allora aveva competenza sull’agricoltura, ebbe una qualche parte in questo trasferimento, che evidentemente avrebbe dovuto essere programmato coinvolgendo gli enti che poi avrebbero dovuto gestirlo. La stesso è avvenuto per il Liceo, la cui offerta formativa è stata allargata anno dopo anno senza preoccuparsi di chiarire le situazioni che dovevano essere ben presenti a chi ne aveva la responsabilità, ma malgrado ciò Pescia ha sempre fatto la sua parte cedendo strutture ed edifici.
Cosa è mancato per saper programmare? E cosa manca nel breve per risolvere le cose impellenti?
La programmazione è una cosa che per farla seriamente richiede anche un requisito “la concertazione” che deve prescindere dalle colorazioni politiche delle amministrazioni, ma non sempre è stato così e troppo spesso Pescia si è dovuta confrontare con decisioni senza il suo concorso, cosa che in altri casi, che guarda caso non riguardavano Pescia, non è avvenuta. Credo che l’attuale situazione richiederebbe meno polemiche strumentali e più collaborazione, se il fine è quello di risolvere i problemi, se invece il fine è quello di utilizzare i problemi solo per fare propaganda andiamo avanti così .. ma poi non ci stracciamo le vesti asserendo lacune di programmazione che dovrebbero essere rispedite al mittente.