Antonio Grassotti, candidato sindaco al Comune di Pescia, attacca Giancarlo Mandara dopo i risultati delle elezioni.
"Mentre ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e prendo atto che la mia proposta politico-amministrativa, per molti motivi, non ha incontrato il gradimento degli elettori di Pescia, devo anche sottolineare come i continui attacchi che sto ricevendo da chi è arrivato dopo di me hanno veramente superato il limite.
Giancarlo Mandara, dopo avere ripetutamente dichiarato di vincere al primo turno, nonostante una campagna elettorale molto aggressiva e dopo avere imbarcato diversi personaggi del centrodestra che hanno anche creato confusione e disorientato l’elettorato di riferimento, tanto che alla fine sono stati persi, rispetto alle politiche, ben tremila voti, non trova di meglio che attribuire le responsabilità alla mia candidatura sbagliata, a suo giudizio.
Questo personaggio, che evidentemente a ragione non è stato candidato dal centrodestra, visti i risultati elettorali, fa della presunzione e della arroganza la sua cifra comunicativa nei miei confronti, per tentare (inutilmente) di giustificare a se stesso e ai suoi compagni di avventura un fallimento e una batosta elettorale evidentemente tutta da metabolizzare.
Mandara con il suo atteggiamento non avrà certamente più alcuna chances di essere protagonista di una coalizione, visto che ritiene di essere il migliore, senza esserlo davvero. Al massimo potrà dare vita a compagini come quella che lo ha sostenuto.
La mia candidatura è arrivata dai partiti politici di centrodestra, che ringrazio, e da amici che hanno dato vita a una lista di supporto che, tra l’altro, non è certo andata male. Non abbiamo ottenuto i risultati sperati, facciamo autocritica e pensiamo al ballottaggio per trovare il male minore.
Le dietrologie, i giochini e le giustificazioni da asilo infantile le lascio a chi, evidentemente, deve ancora maturare molto, per misurarsi con competizioni elettorali così rilevanti".