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L'assessore al bilancio, Roberto Peria, del Comune di Pescia risponde alle affermazioni del consigliere Oliviero Franceschi sulla recente pronuncia della Sezione di Controllo della Corte dei Conti. Per Peria i "pasticci" sono da imputare a chi governava prima della Giunta Giurlani, la quale ha invece ricostituito i vincoli necessari anche con tagli sostanziali e stabili alla spesa di personale.

Le affermazioni di Franceschi, secondo Peria, sono «destituite di ogni fondamento. Se ci fosse un campionato internazionale di mistificazione, sarebbe sicuramente campione del mondo, per la capacità che ha di rivoltare le frittate.»
Per l'assessore Peria non è infatti vero che la Corte ha rideterminato il disavanzo in oltre tre milioni con riferimento al consuntivo 2014, come affermato da Franceschi. Semmai, ribadisce Peria: «Lo ha fatto ai tempi della Giunta Marchi, chiedendo all’Ente di inserire una quota di vincoli mancanti e portando, fin dal 2013, il disavanzo ad oltre 3.400.000 euro. La Giunta Giurlani, nel 2015, a seguito del riaccertamento dei residui attivi e passivi, cioè dei vecchi crediti e debiti dell’Ente, lo ha portato a 10.680.610,21 euro! Il che vuol dire 3 volte il disavanzo su cui Franceschi, come vicesindaco, aveva costruito il presunto riequilibrio dei conti».
Secondo Peria il problema è che in passato, non ai tempi della Giunta Giurlani, c'è stato un uso improprio delle entrate vincolate e dunque andavano ricostituiti dei vincoli. Una prima ricostituzione è stata fatta dall'Ente nell'autunno del 2015, per euro 149.695,19. Una seconda ricostituzione nell’estate di quest’anno 2016, con la delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento. In pratica la Giunta, prima della citata delibera di dicembre della Corte dei Conti e a seguito del confronto con la stessa e delle indicazioni emerse, nel mese di luglio scorso, aveva già ricostituito vincoli, attraverso tagli sostanziali e stabili alla spesa di personale per 369.700,08 euro ed aveva vincolato anche 33.747,21 euro derivanti dal maggiore gettito della lotta all’evasione IMU. Facendo in questo modo quello che, nella sostanza, la Corte ha poi evidenziato nella recente delibera di dicembre.
«Quindi il Comune non ha solo, come scrive la Corte, “rettificato il risultato di amministrazione 2014, accertando coerentemente con quanto indicato dalla Sezione, un disavanzo sostanziale di 3.047.819,78 e [...] definendo compiutamente le componenti accantonate, vincolate e destinate”, ha anche già coperto, con il 2017 e senza spalmarlo su trent’anni, il maggiore disavanzo!» conclude Peria, ricordando che questi “pasticci” sono da imputare a chi governava prima di Giurlani. «Da loro deriva la mancata iscrizione dei vincoli a bilancio. Da loro la necessità di vincolare, da inizio legislatura ben 553.142,48 Euro, sottraendoli agli interventi a favore dei cittadini.
Perché il consigliere Franceschi, quand’era vicesindaco, non ha fatto lui quello che facciamo noi ora? Perché andava tutto bene ed invece non andava bene niente? Perché l’Ente aveva in pancia oltre 7 milioni di crediti problematici, senza adeguati fondi di copertura? La mistificazione va bene, caro, Franceschi, ma dovrebbe conoscere un limite: quello della verità e della decenza.»

Redazione

 

In allegato la delibera della Corte dei Conti sull'accertamento 2014 del Comune di Pescia.

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